Una narrazione Āyurvedica a Spazio Open per il Balenando

Ieri l'incontro alla libreria di via Filippini con Simona Sidoti e Ilaria Palmas su come l'Ayurveda si prende cura della nostra salute

Nutrire il corpo, risvegliare l’energia vitale, realizzare cibi con erbe mediche, pratiche quotidiane e stagionali per il mantenimento dell’equilibrio e della salute.

Di questo e tanto altro si è parlato nell’incontro tenutosi a Reggio Calabria alla Libreria Spazio Open grazie a Simona Sidoti che, insieme a Ilaria Palmas, ha presentato “Come l’Ayurveda si prende cura della nostra salute” grazie al “Viaggio Ayurvedico tra Coscienza e Trasformazione”, una vera e propria scuola di Āyurveda nata come punto di riferimento per tutto il Sud Italia.

«Da ayus, che significa vita, e veda, che significa conoscenza, l’Āyurveda è, dunque, la conoscenza della vita», ci raccontano le due esperte arrivate in Calabria grazie a Balenando in Burrasca Festival.

«Abbiamo individuato un percorso formativo che si articola in sei incontri a partire da marzo 2025 fino settembre». A parlare è proprio Simona Sidoti, esperta dell’Āyurveda e di quanto i suoi principi possano essere applicati nella vita quotidiana. Sei i weekend di studio e ricerca, ma strutturati come  un viaggio alla scoperta dell’antica saggezza di questa scienza millenaria.

«Il nostro percorso è un’esperienza di trasformazione che guida verso una maggiore consapevolezza e una nuova percezione del benessere, unendo la saggezza orientale – continua Simona Sidoti –  con il calore e l’autenticità della Sicilia»

L’elemento che distingue il corso esperienziale di formazione è, infatti, sicuramente la suggestiva location: La Terra di Bò a Catania, un luogo suggestivo di cambiamento etico e possibilità creative; che diventa una culla energetica tra i quattro elementi fuoco (Etna), mare, terra, aria.

«Rispetto ad altre sedi – sottolinea ancora la Sidoti – ciò che proponiamo è una fusione tra l’origine di un’antichissima disciplina nella sua integrità e quella che è l’identità della terra che ospiterà questa scuola. Questo è un punto importante perché quel che lĀyurveda ci dice, è che dobbiamo fare riferimento sempre a ciò che noi abbiamo.  Quindi servirci di quello che fa parte della località umana e territoriale. Riportando quei principi universali nel luogo che crea la nostra identità; affinché ci sia armonia tra un habitat interno e l’habitat esterno».

Una sorta di “restanza” spirituale, sottolinea Ilaria Palmas che racconta quanto, prima di realizzare il percorso formativo, ci si è concentrate sulla ricerca degli elementi. Non soltanto una scuola, quindi, ma un luogo che diventa spazio d’azione e riflessione grazie alla presenza di strutture in loco che, eventualmente, potranno essere utili per pernottamenti e vitto. Il programma è disponibile su www.jananiayurveda.com

Il percorso è aperto a operatori del benessere e professionisti che vogliono arricchire la loro pratica con tecniche e conoscenze ayurvediche. Ma è anche dedicato per appassionati di Āyurveda, yoga e meditazione; e a chiunque voglia intraprendere un percorso di crescita personale.

La scuola, infatti, si divide anche in moduli indipendenti e tematici che vanno dallo studio dell’alimentazione Āyurvedica, passando dal significato simbolico e pratico del fuoco, fino all’uso di oli medicati.

Un incontro ricco di spunti che ha lasciato nei presenti la voglia di realizzare percorsi dedicati al sé grazie ad antichi testi sacri della tradizione indiana.

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