Un caso di magia… al Museo
Domani alle 18:00 nella sala conferenze del MArRC, l’incontro che prende spunto dal processo ad Apuleio per parlare del confine tra magia, religione e scienza, organizzato dall’AIParC
Maghi, stregoni o filosofi? Qual era il confine tra magia e scienza? E tra magia e religione? A queste domande si cercherà di dare una risposta durante l’incontro “Un caso di magia tra mondo antico e tradizione cristiana: Apuleio a processo” organizzato dall’AIParC domani alle 18:00 nella sala conferenze del MArRC.
L’appuntamento è inserito nell’ambito di “Radici”, “il ciclo di conferenze, frutto della convenzione tra l’AIParC e il direttore del museo archeologico nazionale Fabrizio Sudano che intende andare alle fondamenta della cultura, con un riferimento al passato per riportarlo al presente e cercare soluzioni per il futuro” dichiara il presidente nazionale AIParC, Salvatore Timpano.
Apuleio, il più celebre processo per magia
Un incontro, dunque, che parte dal più celebre processo per magia dell’antichità: quello ad Apuleio, noto autore delle Metamorfosi (o Asino d’oro), accusato di avere usato arti magiche, più propriamente “magia nera” per sedurre la moglie.
“Anche in questo caso, il tema, sembrerebbe specifico, ma il processo ad Apuleio è solo uno spunto, perché attraverso questo esempio – che poi si insinua in un periodo in cui la cattiva fama dello scrittore latino fu alimentata dalla tradizione cristiana con la quale l’opera di Apuleio presenta significativi quanto problematici punti di contatto – si va ad affrontare un tema più ampio, ovvero il confine tra magia, religione e scienza. E, soprattutto – spiega ancora Timpano – tra magia e religione che, in genere vengono mescolate in una sorta di superstizione superata dall’assoluto dominio della scienza”.
Durante l’incontro, “insieme al cultore delle lettere classiche latine e greche, Amos Martino, si cercherà di scoprire fin dall’antichità cos’era la magia, cui viene attribuito un carattere attivo e in cosa consiste la religione che, in certi punti, nei riti e nei simboli, sembra prendere spunto proprio dai riti e dai simboli magici”continua il presidente AIParC.
L’incontro
L’incontro vedrà i saluti del direttore del MArRC, Fabrizio Sudano, del presidente nazionale AIParC, Salvatore Timpano, e del presidente dell’associazione Anassilaos, Stefano lorfida.
Si entrerà, quindi, nel vivo della tematica, con Amos Martino, responsabile della sezione di Anassilaos “Centro Studi Glauco di Reggio per la cultura letteraria greca e latina” e docente di Lettere presso il Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Reggio Calabria.
Una tematica quella trattata che “offre grandi spunti di riflessione, proprio per ritornare a parlare di temi che non hanno un significato solamente materiale ma che ci portano ad approfondire argomenti che ormai sembrano lontani dalla frequentazione, dei giovani soprattutto, in un mondo rivolto all’intelligenza artificiale, al digitale, al web e in cui ci si dimentica – conclude Salvatore Timpano – che invece l’uomo è sempre al centro dell’attenzione”.