Torquato Tasso, l’incontro alla De Nava

Domani pomeriggio nell'ambito degli incontri promossi dall'Anassilaos, nella sala Giuffrè della Biblioteca De Nava, si parlerà di "Torquato Tasso, vittima e protagonista della Controriforma"

Inquieto, vissuto in un’età d’angoscia che per somma sensibilità somatizzò sul proprio essere. Questo era Torquato Tasso, il poeta, “vittima e protagonista della Controriforma”. Di lui, nel 480esimo anniversario dalla nascita, si parlerà domani alle 16:45 presso la Sala Giuffrè della Biblioteca De Nava, nell’ambito degli incontri “Autunno in biblioteca” 2024 organizzati dall’associazione culturale Anassilaos unitamente alla biblioteca stessa.

Petrarca, Ariosto e Tasso: la chiusura di un ciclo

Un omaggio che, peraltro, conclude un ciclo che si è aperto con Francesco Petrarca, che fu protagonista, insieme a Giovanni Boccaccio, della riscoperta delle opere del mondo antico (grazie anche ai calabresi Barlaam di Seminara e Leonzio Pilato che furono per essi maestri della lingua greca). Proseguito con Ludovico Ariosto, protagonista di quel Rinascimento maturo, ricco di promesse, orgoglioso delle sue scoperte geografiche (l’America nel 1492), artistiche, scientifiche e letterarie ma ad un tempo caratterizzato, anche e soprattutto in Italia da tensioni politiche e da guerra di conquista da parte delle grandi potenze d’Europa (Francia e Spagna) che avrebbero reso schiava l’Italia.

E che si conclude ora con Tasso, poeta tormentato, figlio d’arte (il papà Bernardo  fu all’epoca un poeta apprezzato, autore di liriche e di un poema “L’Amadigi”), pieno di quegli scrupoli religiosi che la Controriforma, nata dal Concilio di Trento, alimentava negli spiriti più pensosi e che in lui divennero follia.

Il poeta tormentato

“Il suo desiderio di adattarsi e adattare la sua poesia ai dettami del Concilio, il quale rispondeva, occorre dirlo in sua difesa, agli attacchi dei Riformisti avendo avuto nella storia il merito di aver purificato la Chiesa sia pure con gli eccessi di una riforma moralizzatrice che incise nella vita dei singoli – si legge nella nota dell’associazione – lo indusse a sottoporre la sua ‘Gerusalemme Liberata’ all’analisi dei censori ritenendo che le parti per noi lettori contemporanei più poetiche (gli amori di eroi e eroine) fossero non in regola con i dettami di Trento”. Mai soddisfatto dalle risposte, pur rassicuranti, riscrisse il poema che divenne “La Gerusalemme Conquistata”.

“Se Petrarca visse la gioia della riscoperta di un mondo insieme antico e nuovo e Ariosto poté godere i frutti di un Rinascimento trionfante, Torquato Tasso visse in una età di angoscia che patì su se stesso con il disadattamento e quella pazzia che gli fece subire  il manicomio” scrive l’Anassilaos. E “questo in verità lo rende più vicino, soprattutto nelle Rime, alla nostra inquieta sensibilità visto che anche a noi sembra di vivere una età inquieta nella quale sono venute meno le certezze e la speranza nel futuro”.

L’incontro

A parlare ancora una volta di Tasso sarà Francesca  Neri, studiosa di letteratura italiana che ha già trattato di Petrarca e Ariosto.

Introdurrà Pina De Felice, responsabile poesia Anassilaos e i versi del poeta saranno letti da Daniela Scuncia.

Saluti  istituzionali di Daniela Neri, responsabile della biblioteca Pietro De Nava.

Nel corso dell’incontro saranno esposti al pubblico, a cura della biblioteca, i seguenti antichi testi: “La Gerusalemme liberata poema del signor Torquato Tasso trasportata in lingua calabrese in ottava rima in questa prima edizione da Carlo Cosentino e dedicata all’eccellentissimo signore  il Signor D. Francesco Maria Carafa” (1737)”;  “La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso” (1628)  ;  “Rime scelte e Aminta di Torquato Tasso” (1824).

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