Lo spettacolo della Superluna sullo Stretto ma non sarà blu - CULT and Social

Lo spettacolo della Superluna sullo Stretto ma non sarà blu

Una luna piuttosto “traditrice” che tende al rosso. Ne parliamo con il prof Marco Romeo del Planetario Pythagoras di Reggio Calabria

Stasera tutti a testa insù per ammirare la Superluna Blu che illuminerà i cieli d’Italia, Stretto compreso. In realtà, sarà una luna più grande (o meglio percepita come più grande perchè più vicina alla terra) ma il blu… è solo un’invenzione. Ne parliamo con il professor Marco Romeo, docente di fisica ed esperto del planetario Pythagoras di Reggio Calabria.

Professore, perchè si chiama Superluna blu?

“Intanto, c’è da dire sicuramente che la luna non si vedrà di colore blu. A volte, anche stamattina, mi è capitato di vedere su internet dei link ad articoli dove in copertina si faceva vedere la luna di colore blu. Sono soltanto degli artifici per acchiappare qualche click in più. In realtà, la colorazione blu non si vedrà assolutamente. L’unico colore che in genere è possibile vedere, non solo per la luna ma anche per il sole, quando questi due corpi sono bassi sull’orizzonte, per esempio all’alba o al tramonto, è il rosso. Una colorazione rossastra, diciamo dal giallo al rosso, che varia a seconda anche del livello di umidità, per via di un fenomeno di rifrazione atmosferica”.

Quindi il “blu” da dove nasce?

“L’origine del termine luna blu o superluna blu in realtà ad oggi non è stato ben chiarito. Ci sono due correnti di pensiero. La prima fa risalire questo termine a un evento raro dei moti lunari. La seconda è legata alla Pasqua, la cui data, come noto, è variabile e già nell’antichità il modo per stabilire un certo tipo di calendario era quello di servirsi delle fasi lunari. Il periodo in cui la luna tende a tornare nella stessa fase visibile dalla terra è di circa 29 giorni e mezzo, però noi i mesi li abbiamo scanditi in 30 o in 31 giorni, perciò non c’è mai questa precisione tra i due fenomeni. Allora, si può verificare che in una stagione, quindi in tre mesi circa, ci possono essere tre o quattro lune piene. Quando si verifica il periodo in cui ci sono 4 lune piene, per esempio due lune piene in un mese, si parla di luna blu.

Questo termine in realtà lo usò per la prima volta un astrologo, quindi diciamo una persona non di scienza, in un almanacco, un oroscopo nel 1979 però non aveva niente di scientifico”.

Una luna “traditrice”

“Quello che, invece, si è visto, andando a ritroso nel tempo negli annali astronomici, è che nel ‘500 è stato coniato questo termine come modo per descrivere una luna ‘traditrice’, nel senso che in quel caso sfasava i calcoli fatti per la predizione della Pasqua, perché invece di esserci tre lune piene nel corso di una stagione ce n’erano 4. E considerato che la data della Pasqua è la domenica successiva la prima luna piena dopo l’equinozio di primavera, questo portava ad uno sfasamento. Per cui probabilmente si è trattato solo di un errore di traduzione, intendendo in realtà una luna traditrice”.

E la superluna?

“Con Superluna si intende quella luna piena che è visibile quando si trova ad una minore distanza dalla terra. La prima legge di Keplero dice che le orbite dei pianeti, in questo caso della luna, attorno al Sole, o nel nostro caso attorno alla Terra, sono delle ellissi e ciò significa che ci sono dei momenti in cui la luna si trova alla minima distanza dal nostro pianeta, parliamo in questo caso di perigeo, oppure alla massima distanza e parliamo di apogeo.

Quando si verifica il plenilunio, ossia la fase di luna piena, a ridosso del perigeo, si parla in sostanza di Superluna.

In realtà, però, la differenza, facendo i conti è davvero minima e non è percepibile ad occhio nudo. Forse, solo tramite fotografie, se scattiamo una foto alla superluna di stasera ad esempio e poi alla luna piena tra un mese, facendo il confronto potremo vedere che quella di oggi è leggermente più grande ma veramente di pochissimo.

La distanza media della luna dalla terra è di 384mila chilometri e stasera sarà di 362mila e rotti. Quindi parliamo di ventimila chilometri di differenza, capisce bene che siamo più che altro suggestionati dal tam tam mediatico.

Quando ci sono proprio le condizioni ottimali, parliamo di un 14% in più rispetto ad una luna piena normale. Ma non si verificherà questa sera”.

Quando vedremo la “vera” Superluna quindi?

“Questa condizione nel nostro secolo si verificherà nel 2052. Facendo una serie di calcoli si può predire che il 6 dicembre del 2052 ci sarà davvero una Superluna. Solo in quella data, nel nostro secolo, il nostro satellite sarà davvero molto vicino alla minima distanza dalla terra, al perigeo, e quindi sarà particolare”.