Solidarietà e cultura: il bilancio Muse per il Natale 2024
L'associazione ha concluso le attività natalizie 2024/2025 con importanti momenti all'insegna della solidarietà, della cultura e della riflessione
Ricco di solidarietà, cultura e momenti di riflessione il bilancio dell’Associazione Culturale Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere di Reggio Calabria per le attività natalizie 2024/2025. Il presidente, prof. Giuseppe Livoti, ha sottolineato come la missione dell’associazione non sia solo culturale, ma anche sociale, rivolta a sostenere chi vive in condizioni di difficoltà.
Solidarietà per il quartiere e la città
Il 22 dicembre 2024, il sodalizio ha donato provviste alimentari per le famiglie del quartiere e della città. I beni, definiti “di prima necessità”, sono stati consegnati a don Nino Ventura, parroco di Santa Maria della Cattolica dei Greci, durante una celebrazione solenne. Questo gesto è stato un segno tangibile di aiuto in una società sempre più in difficoltà, con un’attenzione particolare alle famiglie in stato di emergenza.
“Una Coperta per la Solidarietà” seconda edizione
Un altro significativo momento si è svolto il 3 gennaio 2025 presso la Chiesa di San Domenico in via Reggio Campi. Durante un incontro intimo e di condivisione, è stato presentato il progetto “Una Coperta per la Solidarietà”, giunto alla sua seconda edizione.
Nella prima edizione, le coperte furono donate alla Comunità La Sorgente, guidata da Rita Gatto, una realtà che ospita seminaristi provenienti dal Madagascar nell’ambito di un accordo con il Seminario Pontificio Pio XI. Quest’anno, la consegna ha coinvolto:
- Don Antonino Sgrò, parroco di San Domenico, per le famiglie bisognose del quartiere;
- Una referente di Rinnovamento nello Spirito, per gli ospiti della tendopoli di Rosarno.
Il senso del dono e della solidarietà
Durante l’evento, don Antonino Sgrò ha sottolineato l’importanza delle necessità primarie, come una semplice coperta, capace di riparare dal freddo e diventare un simbolo di vicinanza. Ha ricordato che anche nella Bibbia il gesto di “coprire” rappresenta un atto di solidarietà e di ascolto verso le fragilità altrui.
Clara Condello, delegata del Laboratorio di Lettura Interpretativa delle Muse, ha aperto l’incontro leggendo un pensiero di Madre Teresa di Calcutta sul valore del dono: “Non importa quanto si dà, ma quanto amore si mette nel donare”.
Emanuela Barbaro, delegata Muse Culture Alternative, ha evidenziato il significato etimologico del dono, legato al concetto di generosità umana, e ha concluso che il dono rappresenta l’essenza stessa della solidarietà.
All’evento, sono intervenute diverse figure legate al mondo del volontariato:
- La prof.ssa Pelle, coordinatrice della Caritas di San Domenico, ha chiesto aiuti concreti per le famiglie del quartiere, con un’attenzione particolare ai bambini, che necessitano anche di semplici giocattoli o passeggini.
- La prof.ssa Neto, referente del Gruppo Rinnovamento nello Spirito, ha raccontato il lavoro di Fratello Federico nel campo di Rosarno, dove assiste giovani extracomunitari che lavorano duramente, portando beni essenziali e diventando una figura di riferimento per loro.
Cultura e dialetto e messaggi di solidarietà
La manifestazione si è conclusa con Rossana Rossomando, delegata Muse Cultura Vernacolare, che ha recitato un componimento in dialetto calabrese scritto per l’occasione. Questi versi hanno trasmesso un messaggio di amore e carità: “…u santu Signuri voli l’amuri e ti guida pu beni pirchì a carità è a vera fortuna è chi savi essiri genti chi duna…”.