Ieri, il Lido Comunale di Reggio Calabria è stato il teatro della DataMeditation, l’opera-performance ideata dagli artisti Salvatore Iaconesi e Oriana Persico durante la pandemia per creare nuove forme di “empatia digitale” e sperimentare un nuovo modo di connettersi attraverso i dati.
L’opera degli artisti è stata riportata in vita da SENSEABLE, la Summer School dell’Accademia, attivando così la prima azione di recupero, sistematizzazione e trasmissione dell’eredità che Iaconesi, scomparso proprio a Reggio Calabria nel luglio 2022, ci ha lasciato in custodia.
“Nella DataMeditation i partecipanti, accoppiati randomicamente, generano dati attraverso una web app, che ogni giorno vengono fruiti sotto forma di suoni, testi e video. È ciò che abbiamo fatto per tre giorni per immergerci nel progetto realizzando un esperimento complesso di ricerca sul campo che ci ha coinvolto in prima persona” – spiegano i docenti dell’Abarc Paola Bommarito e Giacomo Tufano, curatori del progetto -. Protagonisti sono i 30 partecipanti della school, un gruppo formato da studenti dell’accademia, artisti e ricercatori”.
Il rituale, che si è svolto nella spiaggia antistante il lido comunale, culmina nel disvelamento delle coppie e in uno scambio simbolico: un dono che ogni partecipante ha preparato per il proprio Altro, scambiandolo sulla riva del mare davanti allo Stretto.
La School prosegue fino al 5 settembre: i partecipanti stanno studiando il software della DataMeditation, recuperando il codice scritto da Iaconesi e immaginando nuovi possibili concept di questo rituale in grado di connettersi alla città di Reggio Calabria e all’ecosistema dello Stretto.
“Al cuore di SENSEABLE c’è il recupero del software. A due anni dalla sua morte, proprio grazie e durante la Summer School, per la prima volta lo abbiamo riportato in vita. Non posso immaginare un modo più bello e significativo di iniziare l’immensa opera del nostro archivio” – ci racconta l’artista Oriana Persico che guida le attività della summer school.
“I partecipanti diventeranno i primi ‘custodi del codice’, coloro che, conoscendo intimamente l’opera potranno crearne nuove versioni e, in questo modo, tramandare la DataMeditation. È ciò che avevamo in mente con Salvatore pensando al nostro archivio: non un luogo della conservazione ma un organismo generativo che vive di relazioni e cura”.
Ma come è fatto il codice della DataMeditation? Come e perché gli artisti possono occuparsi dei dati e cambiare il destino delle nostre tecnologie? Come possiamo riunirci intorno ai dati stimolando partecipazione, bellezza, coesione e l’emersione di nuovi ruoli e ritualità sociali?
L’appuntamento per scoprirlo è giovedì 5 settembre, ore 18:30, in una mostra allestita negli spazi esterni antistanti l’Accademia di Belle Arti, in via XXV luglio, 10.
La mostra di Senseable porta in strada il processo didattico e di ricerca sperimentato all’interno della summer school: espone i dati raccolti dai partecipanti durante la loro esperienza di DataMeditation; articola in una visualizzazione grafica il processo di recupero del software attuato; presenta le nuove versioni della DM immaginate dai partecipanti.
Questo momento finale di Senseable è pensato come un evento profondamente performativo, aperto alla cittadinanza, un intreccio tra arte, scienza e tecnologie che con la città di Reggio Calabria ha un legame speciale e profondo.