“Scecco, Cavallo e Re” al CSC Nuvola Rossa

Oggi pomeriggio alle 18:30 a Villa San Giovanni lo spettacolo teatrale contro "l'inganno" e "l'arroganza del potere" promosso dal Movimento No Ponte Calabria e Spazio No Ponte Messina

Il Movimento No Ponte Calabria e Spazio No Ponte Messina propongono una serata teatrale contro l’arroganza del potere, al Nuvola Rossa oggi 15 dicembre 2024.
“Scecco, Cavallo e Re. Da un’idea sull’inganno del potere” è uno spettacolo teatrale di Monia Alfieri, con Simone Di Blasi, Gerri Cucinotta, Elvira Ghirlanda, Germano De Gregorio, Gabriella Cacia, Sergio Runci, Massimo Camarata e Monia Alfieri.
“Un atto psicomagico, rocambolescamente messo in scena da beffardi saltimbanchi e antichi cantastorie che, con leggerezza e urgenza, richiameranno alla memoria simboli e personaggi del passato, per smascherare i tranelli del presente e cambiare ciò che il futuro ci riserva. Un viaggio da Virgilio a Dante, da Andersen a Pitrè, da Shakespeare a Camus, per ricordarci che il potere ha sempre nascosto i suoi orrendi crimini travestendoli da dono e cambiando solo accessori al proprio costume di scena”.
La scena traduce in drammaturgia le inquietudini delle comunità dello Stretto, tormentate da un progetto che mira a devastare un territorio meraviglioso e fragile, distruggendone l’ecosistema in nome di una promessa distopica di futuro che non porta nessun vantaggio agli abitanti di Calabria e Sicilia. Piuttosto, l’operazione Ponte risponde alle mire propagandistiche del ministro Salvini e delle varie società che già stanno guadagnando lauti compensi dall’infinita progettazione e della futura cantierizzazione.
Mentre il territorio frana sotto i colpi di un dissesto idrogeologico allarmante, le spese continuamente in rialzo di costruzione del Ponte fanno sì che adesso il Fondo di Coesione e Sviluppo per il Sud Italia venga ulteriormente scippato di ulteriori 7 miliardi, come previsto da un emendamento della Lega. Con quale faccia i parlamentari della maggioranza continuano a parlarci di sviluppo in un territorio in cui sanità, trasporti, sicurezza sociale e occupazione non sono assolutamente garantiti? Se il potere ha sempre travestito i suoi crimini in forma di dono e concessione, le comunità dello Stretto non si faranno abbindolare! Le storture giuridiche e tecnico-ingegneristiche, insieme alla assoluta inutilità politico-sociale di quest’opera, ci spingono a non mollare la mobilitazione contro il Ponte e a rilanciare un percorso popolare che rispedisca al mittente le bugie di Ciucci & Co.
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