“Scarpa vecchia fa buon gioco” arriva a Caulonia

Grazie al progetto sostenibile di Poste Italiane le calzature usurate vengono riciclate per diventare pavimenti antiurto per i parchi giochi e gli asili

Le scarpe dismesse dei portalettere del Centro distribuzione di Caulonia si trasformano in una risorsa innovativa per i bambini: diventeranno pavimentazioni antiurto per i parchi giochi e gli asili. Grazie all’iniziativa “Scarpa vecchia fa buon gioco”, ideata da alcuni dipendenti di Poste Italiane, la sostenibilità incontra la creatività, promuovendo il riciclo delle calzature usurate degli addetti al recapito.

Un progetto virtuoso a favore dell’ambiente

Le prime spedizioni sono partite dal Centro logistico di Lamezia Terme, con camion carichi di centinaia di scarpe pronte per una nuova vita. L’obiettivo è ambizioso: arrivare al riciclo di oltre 25.000 paia di scarpe ogni anno. Questo materiale, trasformato in pavimentazioni antiurto, sarà utilizzato per garantire sicurezza e comfort nelle aree gioco dei bambini.

La soddisfazione del Centro distribuzione di Caulonia

Silvia Suraniti, responsabile del Centro distribuzione di Caulonia Marina, ha commentato con entusiasmo: «Siamo molto contenti di poter contribuire ad un’attività di riciclo così intelligente e utile. Sapere che le vecchie scarpe dei nostri portalettere diventeranno il pavimento di qualche parco giochi per bambini è straordinario. Guidiamo mezzi green, rispettiamo rigorose direttive sulla raccolta differenziata, e vedere con i nostri occhi il frutto concreto di queste attività ci rende orgogliosi di far parte della famiglia Poste Italiane, un’azienda che dimostra il suo impegno per l’ambiente con azioni concrete». 

Numeri e risultati concreti

Per ogni 5.500 kg di calzature riciclate si ottengono 50 metri quadri di pavimentazione. Le prime installazioni di queste piastrelle sono previste per gli asili di Roma e Bologna, simbolo tangibile del successo dell’iniziativa.

A breve, il progetto di Poste Italiane includerà anche il riciclo di caschi e divise usate dei portalettere, confermando la sua volontà di ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.

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