Scacciare il dolore con la verità: Severino e Leopardi a confronto

Oggi pomeriggio alla Villetta De Nava l'incontro organizzato dal CIS della Calabria che mette a confronto le riflessioni di Leopardi e di Emanuele Severino sulla condizione umana

“Scacciare il dolore dalla mente con la verità: Emanuele Severino e Leopardi”. E’ il titolo della conversazione che oggi pomeriggio, alle ore 16:45 si terrà presso la Biblioteca Villetta “P. De Nava”. L’incontro promosso dal CIS con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria, sarà introdotto da Daniela Neri, responsabile della Biblioteca “De Nava”, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Relazionerà sul tema il filosofo Vincenzo Tavernese.

Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1799 – Napoli, 14 giugno 1837), e Emanuele Severino, (Brescia, 26 febbraio 1928 – Brescia, 17 gennaio 2020) pur appartenendo ad epoche diverse, condividono la stessa riflessione sulla condizione umana.

Leopardi utilizza la poesia per esplorare e dare forma al dolore esistenziale. Severino propone una verità filosofica che punta a liberare l’individuo dall’illusione del divenire.

Per Emanuele Severino, la verità è una salvezza che consente di scoprire la stabilità dell’essere, quindi, alleviare il peso dell’esistenza.

Per Leopardi, la verità è spesso dolorosa, la consapevolezza della sofferenza lo porta a una presa di coscienza che può risultare angosciante; con la poesia dà voce a questa verità, trasformando il dolore in bellezza attraverso l’arte.

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