Richard Feynman: “l’uomo dei quanti” al Planetario
Dopo Einstein, domani è la volta dello scienziato dell'elettrodinamica quantistica: al Pythagoras torna "The work of the mind" con il filosofo della scienza Gianfranco Cordì
Quasi un eroe mitologico per un’intera generazione, Feynman rappresenta una figura di scienziato, nello stesso tempo, atipico e tipico. Gianfranco Cordì, filosofo della scienza, il cui ultimo lavoro sulla scrittrice Premio Nobel per la letteratura 2024 Han Kang è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista «Micromega», introdurrà alla vita e alle opere del fondatore dell’«elettrodinamica quantistica». Feynman, conosciuto come «L’uomo dei quanti» univa la straordinaria capacità di concentrarsi ore e ore su uno stesso problema alle attitudini di versatilità proprie di una persona estroversa e che sa intrattenere.
Il suo contributo alla storia della fisica può essere rappresentato dalla scoperta del passato e del presente delle particelle. Ovvero della «storia» (descritta, appunto, dai «diagrammi di Feynman») dell’evoluzione delle «particelle elementari». In questo secondo appuntamento della rassegna ci si inoltrerà dunque sui sentieri della «meccanica quantistica».
Già Werner Heisenberg aveva scoperto che lo «spazio» nel quale si vengono a trovare le particelle è fortemente compromesso dalla presenza stessa dell’osservatore. Adesso, con Feynman entra in scena anche il «tempo».
L’assunto che il XX secolo lascia dunque alla storia della cultura e delle idee è che le dinamiche della «complessità» paiono del tutto ineludibili a qualsiasi livello di analisi della materia.