Reggio si candida a Capitale dell’arte contemporanea

C'è anche Reggio Calabria tra le 23 città italiane ad aver inviato la candidatura per il titolo di Capitale dell'arte contemporanea edizione 2026

Capitale arte contemporanea 2026

Sono 23 le città italiane ad aver inviato la candidatura per concorrere al titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea edizione 2026. E tra le candidate c’è anche la città di Reggio Calabria. La volontà di candidare la città dello Stretto all’iniziativa promossa e voluta dal ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, era stata già esternata nei giorni scorsi dal sindaco Falcomatà durante il consiglio comunale.

L’iniziativa che fa il paio con le già esistenti “Capitale italiana della Cultura” e “Capitale italiana del Libro” è stata istituita per la prima volta quest’anno.

Come sarà scelta la Capitale dell’arte contemporanea

Ad individuare la Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026 sarà una giuria composta da 5 esperti indipendenti, di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee. Entro il 15 settembre 2024, la giuria esaminerà i progetti pervenuti, per poi selezionare tra questi un massimo di 5 città finaliste, che saranno invitate ad audizioni pubbliche. Entro il 30 ottobre 2024, la giuria proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026, che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.

Sangiuliano: “Nell’Italia di domani ci sarà qualcosa di bello e apprezzabile”

“La Capitale italiana dell’Arte contemporanea nasce per creare il passato del nostro futuro, ponendo l’obiettivo di proiettarsi in avanti e soprattutto permettere ai giovani di misurarsi con l’arte e le loro idee. Nell’Italia di domani, ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni – ha dichiarato Sangiuliano e – questa attività consentirà di accendere un faro sulle città capaci di fare della creatività il cardine del proprio sviluppo”.

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