Rave Poetry: messaggi di pace per il mondo di domani

Con il gesto simbolico dell'anfora di vetro, contenente tutti i pensieri di pace per il mondo di domani, seppellita sotto un grande ulivo per le generazioni che verranno, si è concluso il Gaya Fest 2024

“Se poi il tedesco, l’albanese, l’israeliano, il palestinese, il calabrese, il modenese ed il romano siedono attorno allo stesso tavolo, inforchettano spaghetti e comprendono i rispettivi idiomi, un significato ci sarà” scrive così su Facebook la poetessa e scrittrice Marina Neri, ideatrice del Rave Poetry che si è tenuto in questi giorni a Calanna nell’ambito del Gaya Fest 2024. La tre giorni si è appena conclusa dopo l’immersione nella natura, sul nuovo sentiero trekking Capelvenere e le domeniche del Fai.
Il Rave, una vera e propria invasione d’arte sulla collina di Calanna, ha sancito l’apertura del festival diretto da Francesco Tassone, realizzando un’idea della Neri sposata immediatamente dallo stesso Tassone, dal poeta Giovanni Suraci e dai fondatori di Gaya – Mondo di Unione, Paolo Frascati e Valentina Palco. 
E così per un’intera giornata e fino a notte fonda, Calanna si è aperta alle “arti en plein air“, dosando riflessioni e risate, coniugando musica, danza, disegno, poesia e tanto altro.
Il tutto è culminato con i messaggi di pace per il mondo di domani, in tutte le lingue, raccolti la sera intorno al fuoco nel giardino dei segni zodiacali.
“Nel giardino astrologico, abbiamo parlato, danzato e inneggiato alla pace – conclude Marina Neri – e inserito in questa grande anfora di vetro i pensieri che ognuno di noi ha scritto, datato e firmato. A conclusione del Gaya Fest, l’anfora contenente tutti i pensieri è stata sepolta sotto un albero d’ulivo, della pace e della vita, e affidata alle generazioni che verranno“.
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