RadiCi, il festival di musica etnica animerà il lungomare

Dal 16 al 22 agosto il festival rappresenta una "scommessa che guarda alle tradizioni del Mezzogiorno" e che si vuole storicizzare

Un nome evocativo che riporta alla tradizione

Un nome evocativo che riporta a legami profondi e tradizioni dei territori. Anche questo è RadiCi, festival di musica etnica e folk, organizzato dall’Amministrazione comunale che animerà l’Arena dello Stretto di Reggio Calabria dal 16 al 22 agosto. Un appuntamento già annunciato, parte integrante del programma dell’Estate reggina che ha visto concerti ed eventi pronti ad accontentare un po’ tutti i palati. Il festival è finanziato dal Pn Metro Plus 21-27 Distretto culturale e turistico della Città di Reggio Calabria, cofinanziato dall’Unione Europea.

Presentato oggi il festival RadiCi

Il programma è stato illustrato nella sala del Lampadari di palazzo San Giorgio, alla presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme all’Assessore delegato alla Programmazione Carmelo Romeo, al Consigliere metropolitano delegato alla Cultura Filippo Quartuccio e al Consigliere Delegato al Turismo Giovanni Latella. Il programma prevede venerdì 16 agosto Il Parto delle Nuvole Pesanti; sabato 17 agosto Kalavria con Gigi Miseferi; domenica 18 agosto Terranima; lunedì 19 agosto Renanera; martedì 20 agosto Sabatum Quartet, mercoledì 21 agosto Eugenio Bennato e, infine, giovedì 22 agosto Enrico Capuano e la Tammurriata Rock. L’ingresso, alle ore 21.30, per tutte le serate sarà libero.

Falcomatà: “Una scommessa vinta”

«Dopo la presentazione dell’Estate reggina era importante raccontare l’idea del festival Radici e ce l’abbiamo fatta grazie al via libera da Roma per l’utilizzo delle risorse comunitarie e al lavoro fatto dall’assessore Romeo, da un’idea del consigliere Quartuccio e l’ausilio del consigliere delegato al Turismo Latella, degli uffici del settore Cultura e turismo che lavorano in maniera consequenziale all’indirizzo politico. Un altro pezzo di una stagione estiva che finora ha rappresentato una scommessa vinta e che, soprattutto, non grava sul bilancio comunale. Radici apre la seconda parte dell’Estate reggina, che precede poi l’ultima parte relativa alle feste di settembre» ha spiegato Falcomatà nell’introdurre il festival».

L’intenzione è storicizzarlo

«Crediamo che Radici – ha proseguito il primo cittadino – sia una scommessa che guarda al Mezzogiorno e che sarà vinta al pari del Live festival Rec, del festival della cultura diffusa Morgana e vogliamo che venga storicizzata negli anni. L’idea di Radici è quella di guardare al futuro senza dimenticare il passato, anzi nella piena consapevolezza che la storia, la tradizione del nostro territorio non debba essere un esercizio di stile, ma che serva a costruire il futuro. Ce lo dicono i nostri artisti che negli anni hanno reinterpretato suoni, musiche e parole della nostra tradizione popolare anche in chiave attuale con uno sguardo alle nuove generazioni. Il festival ha già un cartellone di musicisti e artisti che allieteranno cittadini e turisti gratuitamente all’Arena dello Stretto. Andiamo avanti con l’idea di un’estate che sia per tutti i gusti e le fasce d’età. Al termine di Radici, il cui senso è quello di ascoltare le nostre tradizioni, i canti e le musiche del territorio, si proseguirà con la rassegna di cinema all’aperto sempre gratuita, e poi il festival di teatro lirico e classico, intitolato a Francesco Cilea e poi il rush finale con le iniziative delle feste mariane».

«Siamo felici di questa programmazione per il 2024 con tantissimi eventi, oggi presentiamo l’ennesimo tassello – ha evidenziato Romeo – tra le linea guida date dal sindaco a febbraio, quando abbiamo iniziato a ideare l’estate, c’era come punto fermo quello di non coprire i costi delle iniziative con fondi comunali ma di trovare linee di finanziamento esterne che ci permettessero di portare avanti la nostra idea, variegata, ma che non gravasse sul bilancio. Ringrazio per questo i nostri uffici perché hanno lavorato ben oltre il loro dovere, nonostante i ritardi che non dipendono dalla nostra volontà. Si pensi che i fondi del Pon metro plus che finanziano questo evento sono stati approvati con decreto ministeriale il 7 agosto e, dopo soli 9 giorni, siamo qui a presentarli. Si tratta di festival su più giorni e puntiamo a riproporli nei prossimi anni».

Spazio alle tradizioni musicali del Sud Italia

Nell’illustrare i curricula dei gruppi musicali che animeranno le serate, il consigliere delegato Quartuccio ha sottolineato :«Radici è un progetto dell’Amministrazione comunale che ha voluto dare spazio e valorizzare le tradizioni musicali del Sud Italia. Radici non è il festival della musica tradizionale calabrese, ma è una rassegna della musica etno folk pop del Sud Italia. Ci sono diversi gruppi che si esibiranno all’Arena dello Stretto fino al 22 agosto. Sono felice che si sia realizzata questa iniziativa che valorizza le nostre realtà, le persone, la musica e la componente storica del nostro e degli altri territori. L’Amministrazione ha voluto pianificare e programmare una stagione estiva organizzata e in linea coi desideri della comunità: il nostro obiettivo è rispondere alle esigenze dei cittadini con eventi diversificati».

In conclusione Latella ha chiarito: «Sostenendo le tradizioni, la cultura dei nostri territori si fa un grande lavoro per chi viene a trovarci e a conoscerci. Riprendere suoni e tradizioni che negli ultimi trent’anni non sono stati attenzionati in maniera perfetta, le radici appunto, il modo di essere, ci fa recuperare il ritardo rispetto ad altre realtà territoriali. Ma ora che lo abbiamo compreso diventa un elemento fondamentale da cui ripartire».

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