Pro Palestina, io ci metto la faccia: l’assemblea ANPI
Domani alle 18:00, l'assemblea pubblica presso la sezione ANPI Ruggero Condò di Reggio Calabria. Chi lo desidera potrà farsi fotografare con la bandiera palestinese per dare visibilità mediatica all'iniziativa
“Pro Palestina: io ci metto la faccia” è l’iniziativa tesa ad esprimere solidarietà al popolo palestinese della sezione ANPI Ruggero Condò di Reggio Calabria. L’assemblea pubblica per il lancio della campagna si terrà domani alle 18:00 presso la sede dell’associazione in via Pio XI n. 94.
Incontri per promuovere consapevolezza
L’evento sarà il primo di una serie di incontri finalizzati a promuovere maggiore consapevolezza sulla situazione in Palestina e nel Medio Oriente.
“Pro Palestina: io ci metto la faccia” scrive l’ANPI Rc, “invita la società civile a mobilitarsi, scattando una foto con la bandiera palestinese per trasmettere sostegno a un popolo oppresso, da oltre 76 anni vessato dall’occupazione militare e dalle politiche di apartheid israeliana, soprattutto con l’insediamento del governo Netanyahu che è responsabile di un’escalation di violenze culminata nell’attuale tragedia umanitaria”.
Una campagna rivolta “anche a quella parte del popolo israeliano in dissenso con il sionismo e le azioni criminali del proprio governo, che si è dimostrato ostile a qualsiasi riconoscimento dei diritti e della sovranità del popolo palestinese”.
Foto con la bandiera palestinese
Durante l’assemblea, chiunque lo desideri, annuncia l’associazione, “potrà contribuire attivamente facendosi fotografare con la bandiera palestinese, in appositi spazi allestiti per l’occasione. Le fotografie verranno condivise sui nostri canali social (Facebook e Instagram) sotto l’hashtag #PalestinaCiMettoLaFaccia, con l’obiettivo di dare visibilità mediatica all’iniziativa”.
Le immagini verranno inoltre inviate alle istituzioni politiche nazionali e internazionali, per esercitare pressione affinché la Questione Palestinese venga realmente affrontata e risolta in conformità al diritto internazionale. “Intendiamo dare un segnale di solidarietà e partecipazione, non resteremo silenti dinanzi a quello che si sta sempre più configurando come un genocidio, di cui la storia – conclude ANPI – si è macchiata indelebilmente con l’elevata complicità dei Paesi occidentali, Italia compresa”.
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