Premio Demetra 2024: a Reggio si semina bellezza - CULT and Social

Premio Demetra 2024: a Reggio si semina bellezza

Ieri sera al circolo del tennis Polimeni, la celebrazione della settima edizione del premio Demetra 2024 che ha omaggiato le eccellenze nazionali e internazionali che hanno dato lustro al Meridione

Come la dea, da cui prende il nome, che semina e fa nascere nuova vita, così il Premio Demetra 2024 ha portato a termine la sua missione omaggiando le eccellenze che hanno dato lustro al Sud seminando bellezza e cultura sul nostro territorio. Sul palcoscenico della suggestiva location del Circolo del Tennis Rocco Polimeni, ieri sera per la settima edizione del premio, intitolato ad ” Irene Tripodi” organizzato da A.I.Par.C. Nazionale e dal suo presidente Salvatore Timpano, ha visto “sfilare”, sotto lo sguardo dell’impeccabile cerimoniera dell’associazione, Maria Rita Mallamaci, personalità di rilievo nazionale e internazionale che, a prescindere dalla loro latitudine natale, hanno onorato il Meridione nel loro cammino di vita, artistico, sportivo e professionale.

I premiati

A ricevere l’ambita statuetta raffigurante Demetra, in ceramica bianca con finiture in oro zecchino, opera dell’artista reggina Elvira Sirio e gli ulteriori premi ” identitari” come l’essenza di bergamotto di Reggio Calabria, offerto dal Consorzio del Bergamotto, la bergamotta e la colonna di San Paolo, dolci realizzati dal maestro pasticcere Musolino, la moneta raffigurante la dea greca realizzata dal maestro Domenico Colella, sono stati:

  • il prof. Gianfranco Adornato, Archeologo e Professore di Archeologia Classica alla Normale di Pisa premiato dalla dott.ssa Rossella Agostino, direttrice del Dipartimento Archeologia, per aver coniugato “il sapere, tra attività didattica rigorosa per i giovani studenti e divulgazione attraverso le pubblicazioni scientifiche”;
  • il maestro Michele Affidato, Orafo ufficiale della Santa Sede, premiato dal Dott Salvatore Timpano, presidente nazionale A.I.Par.C. e direttore del Dipartimento Arte e patrimonio culturale materiale e immateriale, per “aver elaborato uno straordinario processo creativo, capace di dare vita ad oggetti preziosi unici, coniugando storia e attualità”;
  • il Prof. Vito Teti, antropologo di fama, già Ordinario di Antropologia culturale presso l’Università della Calabria,   scrittore ed ideatore della “Restanza”, premiato dall’Avv.  Marina Neri, Direttrice del Dipartimento Cultura, per aver “sacralizzato i luoghi trovando una via d’uscita dall’amnesia crudele della Storia”;
  • la Dott.ssa Lucia Votano, fisico soprattutto nel campo della fisica astroparticellare e prima donna a dirigere il laboratorio del Gran Sasso, premiata dal Dott. Salvatore Timpano, per avere, nella sua attività di scienziata “aperto le porte ad una nuova fisica con la scoperta diretta del fenomeno delle oscillazioni dei neutrini, con un occhio sempre rivolto alle giovani generazioni ed alla corretta divulgazione scientifica”;
  • la Dott.ssa Novella Calligaris, campionessa di nuoto e prima donna italiana a vincere una medaglia olimpica nel nuoto femminile, giornalista e presidentessa degli azzurri e olimpici d’Italia,  atleta che ha attraversato il nostro Stretto a nuoto, premiata dal giornalista Tonino Raffa, Direttore Dipartimento Informazione e Sport, per aver “cambiato la storia del nuoto femminile, insegnandoci che lo sport è passione e sentimento, sacrificio e bellezza, rigore morale e romanzo popolare”;
  • il Prof. Carmine Pinto, storico meridionalista e docente all’Università di Salerno, premiato dal Prof. Giuseppe Caridi, presidente Comitato Scientifico A.I.Par.C., per aver evidenziato “il valore assoluto dell’unità nazionale contro il grave pericolo di frantumarla attraverso improvvide iniziative legislative volte a rendere sempre più incolmabile il solco che separa il Nord dal Sud del Paese”.

Una serata all’insegna della cultura e dell’arte

L’Inno di Mameli, quello europeo e quello di A.I.Par.C. hanno caratterizzato l’inizio della kermesse, frutto di un percorso intenso partito dalla “Primavera della Bellezza”, nei mesi scorsi, e giunto sino al Demetra 2024.

In apertura della serata, condotta dalla giornalista Eva Giumbo, i saluti istituzionali: del presidente del Circolo Polimeni, Ezio Privitera, del presidente A.I.Par.C. e responsabile del premio Demetra, Salvatore Timpano, dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria, Franco Costantino, dell’assessora regionale alla cultura, Caterina Capponi , del presidente di Confcommercio RC, Lorenzo Labate, del presidente Conpait, Angelo Musolino, del presidente del Consorzio del Bergamotto di RC, Ezio Pizzi, del consigliere internazionale Panthlon, Antonio Laganà, del rappresentante dell’associazione nazionale atleti olimpici e Azzurri d’Italia sezione RC, Riccardo Partinico, del presidente dell’Anassilaos, Stefano Iorfida.

Sul palcoscenico si sono quindi susseguite variegate espressioni artistiche, coordinate dalla direttrice artistica dell’evento, l’attrice Teresa Timpano.

Dall’esibizione del violinista Pasquale Faucitano, del chitarrista Antonio Barresi, della cantante Marinella Rodá, della ballerina Samuela Piccolo, ai monologhi dedicati a Demetra e Persefone dalla stessa Timpano, momenti emozionanti e pregni di suggestioni hanno catturato l’attenzione del folto pubblico, commosso al saluto della compianta Irene Tripodi.

“Commozione e partecipazione, i cardini di questa edizione che ha saputo coniugare cultura e volontà di riscatto per una terra troppo spesso languente che, per stereotipi e rassegnazione, rifugge dalla ribalta della bellezza” ha chiosato il presidente Salvatore Timpano, dando appuntamento alla prossima edizione con rinnovate energie e proposte.