Portale Vitrioli: testimone della Reggio antica

Risparmiato dal terremoto del 1908, il portale apparteneva alla casa dei Vitrioli, illustre famiglia reggina. Oggi è conservato nella Villa Comunale Umberto I

Appartenente all’antico palazzo dell’omonima ed illustre famiglia reggina, il portale di casa “Vitrioli” rappresenta una delle ultime vestigia cittadine, risparmiate dalla catastrofe del terremoto del 1908.

Posto ad ornamento dell’entrata della casa della grande famiglia Vitrioli, tra cui si ricordano il latinista Diego, amico di Giovanni Pascoli, e gli artisti Annunziato e Tommaso, che sorgeva al n. 521 del Corso Garibaldi, dopo il sisma che distrusse interamente il palazzo, il portale, rimasto miracolosamente intatto, fu smontato e custodito in appositi locali sino alla metà degli anni ’70.

Fu, nel 1974 che si decise, dopo un’attenta analisi architettonica e archeologica, di collocarlo nell’orto botanico reggino: la villa comunale Umberto I.

In stile classicheggiante, il prezioso portale è realizzato interamente in pietra reggina, con uno schema costruttivo organizzato attraverso un fornice arcuato a tutto sesto, incorniciato da una struttura neoclassica scandita da lesene a spigoli piani che poggiano su alti blocchi di plinti sagomati sempre in pietra di Lazzaro.

Sulla sommità è dotato di capitelli ornati da cornici e ovoli che sostengono un fregio discontinuo di metope, elementi architettonici di ordine dorico scolpiti a rilievo, in alternanza con i triglifi, il tutto coronato da un prezioso cornicione.

Oggi, mentre il patrimonio librario, la pinacoteca e svariati oggetti di immenso valore storico di casa Vitrioli sono stati donati dagli eredi all’amministrazione comunale, diventando parte integrante della comunità reggina, il Portale continua a costituire una delle principali attrattive del polmone verde della città.

Tra le rarità botaniche, gli spazi verdi e gli angoli nascosti, il monumentale portale conferisce un’atmosfera particolare al giardino cittadino, costituendo il punto di partenza del cosiddetto “Viale delle Colonne”: un percorso che parte proprio dal prezioso monumento ed attraversa la Villa, in mezzo alle alte colonne romane, giungendo sino a quello che un tempo veniva chiamato il “Laghetto dei Cigni”.

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