Più laboratori e tempo pieno: le richieste della scuola primaria di Condera al comune
L'Istituto Catanoso-DeGasperi-San Sperato-Cardeto scrive, appoggiato dai genitori, sottopone formale richiesta all'amministrazione comunale
Più laboratori e tempo pieno per la Scuola Primaria di Condera. Questa la richiesta dell’I. C. “Catanoso- De Gasperi- San Sperato- Cardeto” all’amministrazione comunale. In sostanza, “una ridefinizione flessibile degli ambienti, senza costi aggiuntivi, per consentire ai bambini della scuola di vivere a 360 gradi l’esperienza della didattica laboratoriale, in spazi appositamente attrezzati e flessibili, rendendo maggiormente efficace il processo di insegnamento – apprendimento e connettendolo all’esperienza e al vissuto personale”. Questo il contenuto dell’istanza formale, avallata dai genitori e indirizzata al Comune di Reggio Calabria.
Il plesso della Scuola Primaria di Condera, dallo scorso mese di gennaio, è sottoposto a lavori di adeguamento e ristrutturazione previsti dall’Ordinanza sindacale 81 del 09/09/2024 “Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Reggio Calabria – Scuole belle e sicure”. Un restyling che non contempla un grande cambiamento strutturale, la disposizione degli spazi interni all’edificio scolastico, infatti, nel progetto è stata mantenuta conforme allo stato di fatto.
Da qui l’esigenza di semplici variazioni, che non andrebbero a intaccare elementi strutturali e volumetria, per garantire ambienti didattici più ampi e realizzare la refezione scolastica, rispondendo a quanto richiesto dai genitori nella fase delle iscrizioni per l’A. S. 2025/26. ‹‹La soluzione proposta permetterebbe una migliore fruizione degli spazi e degli ambienti di apprendimento.
“L’intervento che riguarda il plesso della Scuola Primaria Condera consentirà di avere un Istituto Scolastico a norma e completamente ristrutturato, cosa di cui la comunità scolastica è particolarmente lieta” spiega il Dirigente scolastico Marco Geria.
“È molto importante che nella scuola primaria vengano attivati dei percorsi didattici in cui tutti gli studenti possano sentirsi liberi di utilizzare strumenti funzionali agli apprendimenti. Il nostro obiettivo è accompagnare ciascuno verso il successo formativo” prosegue Geria.
La variazione proposta sortirebbe un’innegabile ricaduta positiva dal punto di vista educativo. Sarebbe infatti finalizzata, conclude il dirigente scolastico, “a creare ambienti di apprendimento e di aggregazione flessibili, intesi non solo come luoghi in cui trascorrere del tempo, ma in cui dare concretamente spazio al fare e al creare, dove partecipare e condividere i valori e i princìpi che contraddistinguono la comunità educante, favorendo l’accoglienza e l’inclusione”.