Partite le “Giornate Alvariane”

Al via a Reggio Calabria, le ‘Giornate Alvariane’ promosse in occasione dei 130 anni dalla nascita dello scrittore reggino Corrado Alvaro

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“Esprimiamo a Luciano Gerardis la nostra gratitudine per avere accettato questo incarico di commissario, credo che il nostro prefetto non poteva fare scelta migliore per riorganizzare e rilanciare il lavoro e l’attività della fondazione ‘Corrado Alvaro’. Grazie a questo reset e a questo percorso, la fondazione avrà tutte le condizioni per tornare ad essere un punto di riferimento, non soltanto culturale della città metropolitana, ma in generale per le politiche culturali da organizzare sul nostro territorio”. Così il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenuto oggi all’avvio delle ‘Giornate Alvariane’, promosse dalla fondazione ‘Corrado Alvaro’, in occasione dei 130 anni dalla nascita del grande scrittore di San Luca, iniziate alla villetta della biblioteca ‘De Nava’ a Reggio Calabria. Insieme al primo cittadino era presente anche il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace.
“Fin da subito – ha aggiunto Falcomatà – esprimiamo la piena totale e incondizionata volontà, come istituzioni, a contribuire per questa fase di riorganizzazione, ma anche a sostenere, nel tempo, le attività della fondazione. E’ bello e importante, e in qualche modo è anche una coincidenza positiva, il fatto che questo avvenga oggi per il 130º anniversario dalla nascita di Corrado Alvaro, in un momento in cui sono state organizzate nella nostra città, una serie di iniziative di rilievo. Per questo ringrazio le associazioni per una programmazione culturale sempre costante e continua, che si svolge anche utilizzando la nostra biblioteca comunale e la villetta. C’è un’organizzazione coordinata, in questo caso tra Anassilaos e Cis, e non individualistica, che – ha evidenziato il primo cittadino – è frutto anche della collaborazione dei nostri funzionari e dipendenti che affiancato con passione ed interesse i promotori. Questi luoghi, oltre ad essere deputati alla cultura e al sapere, ci raccontano la nostra storia, i nostri illustri predecessori. A noi spetta il compito di tramandare una memoria che deve sempre di più diventare patrimonio collettivo, ecco perché – ha concluso – saluto con piacere la presenza di giovani studenti”.
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