A Bocale inaugurate le panchine contro la violenza
Inaugurate nella piazza a Bocale (RC) le panchine gialla e rossa per sensibilizzare su bullismo e violenza di genere
Si è svolta in Piazza a Bocale di Reggio Calabria l’inaugurazione delle “Panchine Contro la Violenza”, un’iniziativa simbolica che ha visto la collocazione di due panchine: una gialla, contro il bullismo, e una rossa, contro la violenza sulle donne.
L’importanza della sensibilizzazione
Concetta Romeo, Presidente della Pro Loco Reggio Sud Aps, ha sottolineato l’importanza delle attività di sensibilizzazione nel territorio, che sono partite già nel mese di novembre. Tali attività hanno visto il coinvolgimento di diverse comunità, da Bocale a Pellaro, con incontri su temi sociali di grande rilevanza in un periodo storico in cui la violenza purtroppo è in aumento e coinvolge tutte le fasce d’età, dai bambini agli adulti, sia donne che uomini.
Il significato delle panchine gialla e rossa
L’installazione delle panchine nasce da un’idea condivisa con le associazioni locali, tra cui l’Associazione Noi4You di Reggio Calabria e provincia, presieduta da Dominella Foti, con il Centro di Ascolto, e l’Associazione Terra Mia, presieduta da Romina Palamara, che ha curato la realizzazione delle panchine gialla e rossa. Le panchine non sono solo un simbolo, ma fanno parte di un progetto più ampio che prevede la creazione di spazi di riflessione e sensibilizzazione in tutto il territorio, come la piazza di Bocale che diventerà una “piazza dotata di Panchine Parlanti”.
Un segno visibile contro la violenza
La Presidente Romeo ha espresso gratitudine verso le due associazioni per aver scelto Bocale come tappa di questo importante progetto, che è partito con le prime panchine realizzate nel Comune di San Lorenzo. Romina Palamara, durante il suo intervento, ha invitato tutti i presenti a riflettere su “quel posto vuoto” rappresentato dalle panchine, simbolo della violenza, e ha esortato la comunità a interrogarsi su cosa ognuno di noi possa fare per contrastare questi fenomeni. Ha poi rivolto un appello agli uomini non violenti, invitandoli a unirsi nella lotta contro la violenza, senza cadere in stereotipi e luoghi comuni. “Bisogna unire le vostre voci alle nostre, perché solo così possiamo salvare delle vite”, ha affermato con forza.
Le parole delle istituzioni
L’evento ha visto la partecipazione delle istituzioni locali, con l’intervento del Vicesindaco della MetroCity, Carmelo Versace, dell’Assessore del Comune di Reggio Calabria, Giuseppe Marino, e del Consigliere Filippo Burrone.
Tutti e tre hanno concordato sull’importanza di questi segni simbolici e hanno sottolineato quanto ancora le amministrazioni possano fare per sensibilizzare la cittadinanza, in particolare sulla necessità di denunciare la violenza e creare luoghi sicuri per donne e bambini.
Il taglio del nastro e la benedizione delle panchine
L’evento pubblico si è concluso con il tradizionale taglio del nastro. La panchina gialla è stata inaugurata da una bambina, mentre quella rossa è stata inaugurata da una signora, simbolo del coinvolgimento di tutte le generazioni nella lotta contro la violenza. Un momento di riflessione è stato poi offerto dal sacerdote don Blaise, che ha benedetto le panchine e ha pregato insieme ai cittadini presenti, rendendo ancora più significativo il momento di unione e consapevolezza.
Progetti futuri e ringraziamenti
Il prossimo anno, la Pro Loco Reggio Sud Aps continuerà con i progetti di sensibilizzazione, estendendo l’iniziativa delle Panchine Parlanti su tutto il territorio di competenza, che va da Bocale a San Gregorio. A Pellaro, è già stata realizzata una panchina nella piazzetta di Via delle Industrie.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto a tutti i cittadini intervenuti, e ai presidenti delle associazioni che hanno collaborato all’evento, tra cui Nicola Oriente per gli Amici dell’Anziano di Pellaro, Maria Puccolo per l’Associazione Zefiro APS, Giuseppe Minniti per la Piccola Compagnia del Teatro di Pellaro e Marina Laganà per l’Associazione socio-culturale Amici del Musical di Pellaro. Queste sinergie associative testimoniano come l’unione di intenti possa contribuire al bene comune.