Oggi su Rai Tre il documentario di Calopresti su Cutro - CULT and Social

Oggi su Rai Tre il documentario di Calopresti su Cutro

Oggi in onda il documentario del regista reggino "Cutro, Calabria, Italia" in prima visione assoluta in occasione della Giornata della Memoria e dell'Accoglienza

Oggi alle 16:25 su Rai 3 andrà in onda in prima visione assoluta il film documentario “Cutro, Calabria, Italia” del regista di Polistena (RC), Mimmo Calopresti, sul naufragio del caicco “Summer Love” a Steccato di Cutro avvenuto il 26 febbraio 2023. Ieri il regista è stato ospite di Marco Dimilano ne “Il cavallo e la torre” per parlare del film.
Finanziato dalla Fondazione Calabria Film Commission e prodotto da Silvia Innocenzi e Giovanni Saulini per Alfa Multimedia sul naufragio del barcone carico di migranti che ha visto la morte di 94 persone tra cui 34 minori, il film andrà in onda in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita per ricordare e commemorare le vittime del naufragio del 2013 a Lampedusa e di altre stragi in mare.
Il film documentario sarà trasmesso in contemporanea anche su RaiPlay, dove rimarrà visibile per due settimane.

“C’è solo un modo di gestire il fenomeno migratorio – ha detto Calopresti commentando il suo film documentario – ed è attraverso l’umanità. C’è qualcosa che è più potente delle leggi e della politica ed è il rapporto fra le persone. Per questo ho ritenuto importante documentare le conseguenze del naufragio, gli approdi e l’accoglienza della popolazione locale. Ricordare e mai dimenticare: solo così riusciamo a dare un senso ad una tragedia come quella avvenuta a Cutro. Ricordare chi non c’è più, raccontare le storie di chi era su quel barcone che si è sbriciolato sulla spiaggia di Steccato di Cutro. E raccontare tutta quella gente che si è data da fare per dare una mano ai superstiti, che si è mobilitata per giorni per ricostruire e recuperare i brandelli di vita che arrivavano dal quel mare che ha ululato per giorni e notti. Trovare un senso a quel che è successo facendo la sola cosa che so fare: raccontare”.