Natale in Graziella, per salvare il gioiello barocco reggino

Appuntamento oggi pomeriggio con uno dei tre eventi organizzati dall’associazione Ulysses con il fine di mettere al sicuro l’altare dell’antica chiesa reggina e restituirla rinnovata alla comunità

L’appello è dei più accorati ed è teso a salvare un vero gioiello della città, “La Graziella”, unico edificio ecclesiastico barocco di Reggio Calabria, sopravvissuto a ben due terremoti.

A lanciarlo è la professoressa Marisa Cagliostro, presidente dell’associazione culturale Ulysses, studiosa ed esperta di architettura ma soprattutto innamorata del bello e del buono che c’è a Reggio Calabria e che da tempo insiste per salvare. Per fortuna, la sua tenacia sembra prossima ad essere premiata.

Le vicissitudini della Graziella

Quella della Graziella è una storia annosa che ha visto alternarsi periodi di decadenza e abbandono. Parliamo di una chiesa che sorgeva in una proprietà privata, in mezzo ai giardini della contrada Sbarre. Si trattava di una cappella costruita nel ‘600 come simbolo della devozione dei “giardinari” per ringraziare la Madonna delle Grazie per essere scampati a un’alluvione. Negli anni ’90, grazie proprio all’interessamento della Cagliostro, la chiesa fu acquisita dal comune, restaurata e restituita al culto, affidata alla parrocchia del Loreto.

Da allora vuoi il passare del tempo, vuoi la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria (che spetterebbe al comune in quanto proprietario), vuoi la delicatezza del materiale di cui è fatto l’altare barocco, “ossia in malta, facilmente deteriorabile”, peraltro mai restaurato, la situazione è degenerata. E oltre all’altare, l’intero edificio necessita oggi di un intervento, in quanto interessato da umidità di risalita.

“Così chiamata dalla parrocchia, la nostra associazione si è attivata subito per cercare di reperire i fondi per il restauro e salvare la Graziella” ha affermato la Cagliostro.  

Un restauro non più rinviabile

Di che fondi parliamo? “Per l’altare, dopo aver ricevuto i preventivi di ditte di fiducia che svolgono questo lavoro, sono necessari 40mila euro. 27mila ci sono stati dati, come associazione in un conto dedicato proprio al restauro, dalla fondazione Carical. Quello che manca è stato promesso dal comune. Stiamo trattando con il capo di gabinetto Ruvolo, proprio per individuare nel bilancio immediato prima della chiusura di dicembre la somma rimanente perché non possiamo iniziare un lavoro se non abbiamo tutta la somma”.

Inoltre, “abbiamo avviato anche una raccolta fondi con la piattaforma Gofundme”  (raggiungibile a questo link https://www.gofundme.com/f/restauro-altare-del-1600-della-chiesetta-della-graziella-rc?attribution_id=sl%3Af8fe6d9e-1d8a-478b-99b1-764b1d4ca156&utm_campaign=fp_sharesheet&utm_medium=customer&utm_source=facebook).  Quindi tra la raccolta fondi, il contributo della Carical, quello del comune e la questua della parrocchia, “speriamo che al massimo entro fine gennaio potranno partire i lavori” confida Marisa Cagliostro.  

Non solo. “Come associazione abbiamo fatto anche una richiesta alla Sovrintendenza per il restauro dell’intero edificio. E la sovrintendente ha inserito nel piano triennale un finanziamento di 200mila euro per restaurare tutta la chiesa, cominciando dalle fondamenta” precisa la presidente Ulysses auspicando che “mentre noi procediamo al restauro dell’altare, la sovrintendenza ottenga il finanziamento dal ministero e che si possa finalmente risanare tutta la Graziella”.

Il Natale in via Graziella

Peraltro, siccome i fondi della Carical prevedono la presenza di un cantiere aperto al pubblico che durerà almeno un anno e mezzo, “come associazione ci siamo offerti volontariamente e cercheremo di coinvolgere altre associazioni, per dare finalmente vita a quel progetto che avevamo immaginato negli anni scorsi, quello di far sì che la chiesa oltre ad essere un luogo di culto, sia in utilizzo alla comunità, con iniziative tese ad animare il quartiere e rivolte sia agli anziani che ai giovani” annuncia la Cagliostro.

“Abbiamo quindi ripulito la sala attigua al complesso della chiesa, per la realizzazione dei primi tre eventi natalizi” aggiunge la presidente, sottolineando che si tratta di “eventi senza alcun finanziamento, realizzati grazie alle quote dei soci dell’associazione e ai volontari che ci danno una mano”.

I tre incontri partono proprio oggi pomeriggio con la “Tombola musicale” ideata e condotta da un socio del direttivo dell’Ulysses, Piero Praticò. Il secondo appuntamento sarà il 27 dicembre con “Supermercante in fiera a premi” sempre a cura di Praticò e il 28 dicembre, infine, alle 18:30, all’interno della chiesa, i “Canti per il Natale“, con Giulia Bonaldi.

Questo è solo l’inizio promette la Cagliostro, “di una serie di eventi che organizzeremo con il nobile scopo di far sì’ che la Graziella torni ad essere finalmente viva“.

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