La Meridiana che scandisce il tempo sul Lungomare
Sul Lungomare Falcomatà svetta da molti anni l'orologio solare ideato dall'architetto Francescantonio Lico e disegnato dall'artista Vincenzo Barresi
Testimonianze antiche destinate a ricordare all’uomo la sua sottomissione all’implacabile scorrere del tempo, le meridiane, col fascino delle ricche decorazioni sovente accompagnate da brocardi latini, continuano a contagiare anche l’architettura e la scultura moderna. Così, oltre alle pregevoli vestigia ancora visibili sui muri dei vecchi conventi, dei palazzi e delle chiese, molte città si dotano di orologi solari moderni destinati ad abbellire, a trasmettere il rispetto per la cultura del passato e a scandire il tempo, oggi come allora.
La meridiana o orologio solare sul Lungomare Falcomatà, ha preso posto a pieno titolo tra i nuovi monumenti, nel 2004, nei pressi della Stazione Lido.
Voluta dalla Rete Ferroviaria italiana e ideata dall’architetto Francescantonio Lico, l’opera si presenta con un’imponente struttura a forma di piramide ed un basamento triangolare, articolato in un cilindro centrale e in tre costoni sagomati in pietra reggina che sorreggono tre lastre, realizzate in pietra lavica etnea.
Proprio sulle tre lastre, l’artista Vincenzo Barresi, ha disegnato i tre quadranti colorati dell’orologio solare, fissati con smaltatura a forno dal maestro Alfredo Scandurra ed orientati perpendicolarmente verso sud, nord-est e nord-ovest.
Gli eleganti quadranti riportano: le linee orarie, destinate a marcare con l’ombra rettilinea dello gnomone il Tempo Solare Vero (TSV) suddiviso per quarti d’ora, che segna mezzogiorno quando il sole culmina allo zenit; le curve diurne che segnano, ciascuna, il percorso dell’ombra della punta dello stilo nell’arco di un giorno. Sul quadro sono riportati anche i solstizi, gli equinozi e le curve riferibili all’ingresso del sole in quattro segni zodiacali.
Una tabella di correzione riporta, inoltre, i minuti da sommare o da sottrarre al TSV per ottenere l’ora civile, segnata dagli orologi meccanici.
Così, grazie al fascino dell’antica sciaterica, l’orologio solare continua a scandire il trascorrere delle ore sul lungomare, seguendo l’alternarsi della luce all’oscurità attraverso il percorso dell’ombra dello stilo ed esibendo trionfale il suo motto latino “tempore, tempora, tempera”: il tempo mitiga le sventure.