Louise et Vilmorin, il jazz internazionale per la prima volta a Reggio

Intervista alla cantante Sophie Tassignon che stasera, 20 dicembre 2024, si esibirà insieme a Kevin Patton presso il parco Ecolandia nell’ambito del Festival Oltremare

Louise et Vilmorin. Un nome originale, che prende spunto dalla celebre poetessa francese detta “Loulou” (ndr grande amore dell’autore de Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry), che ha dato vita ad un duo jazz che spopola a livello internazionale.

E che stasera, 20 dicembre 2024, alle ore 21:00 si esibirà per la prima volta in Italia al parco Ecolandia di Arghillà – Reggio Calabria nell’ambito del Festival Oltremare.

Louise et Vilmorin, ovvero Sophie Tassignon (voce) e Kevin Patton (chitarra) direttamente da Berlino avvolgeranno gli ascoltatori attraverso un linguaggio armonico sofisticato e una musica multilingue e originale.

Cosa regaleranno stasera al pubblico, lo abbiamo chiesto direttamente a Sophie Tassignon in una piacevole conversazione prima del concerto.

An overseas collaboration between you and Kevin Patton, how did your musical duo begin?

“We worked together during a three week workshop in Canada in 2006. It was super fun to explore our musical languages together but back then the communication between Europe and the US wasn’t as easy as now. So we didn’t meet for sixteen years. A few years ago we reconnected in Sweden for a project and decided to form our duo Louise Et Vilmorin!”.

(Una collaborazione oltreoceano quella tra te e Kevin Patton, come è iniziata?

“Abbiamo lavorato insieme in un workshop di tre settimane in Canada nel 2005. È stato divertentissimo esplorare insieme i nostri linguaggi musicali ma considerato che la comunicazione tra Europa e Usa era meno facile di oggi non ci siamo incontrati per 16 anni. Pochi anni fa ci siamo incontrati in Svezia per un progetto e lì abbiamo deciso di formare il nostro duo Louise et Vilmorin!”).

Why Louise et Vilmorin where does the name come from?

“When we reconnected in Sweden, we wanted to work on poems by French poet Louise de Vilmorin. For fun, we decided to name our duet Louise et Vilmorin”.

(Perché Louise et Vilmorin, ha un significato particolare?

Quando ci siamo rincontrati in Svezia, abbiamo lavorato sulle opere della poetessa francese Louise de Vilmorin. Per divertimento, abbiamo deciso di chiamare il nostro duo Louise et Vilmorin”)

Your music has been classified as modern jazz that recall Mediterranean’s colors and sounds, are you agree?

“Yes, indeed we both are influenced by the modern jazz vocabulary. At the same time we have explored other sounds and allowed ourselves to be inspired by a range of styles going from the Spanish dances to Arabic influences. We also love folk music from the Eastern countries or from Ireland. All this is mixed within our sound to create our own style.

(Il vostro è stato definito un jazz moderno che evoca i colori e i suoni del Mediterraneo, ti ci ritrovi?

“Sì, entrambi siamo influenzati dal vocabolario del jazz moderno. Al contempo, abbiamo esplorato altri suoni e ci siamo lasciati ispirare da una gamma di stili che vanno dalle danze spagnole alle influenze arabe. Amiamo anche la musica folk dei paesi dell’Est o dell’Irlanda. Tutto questo è mescolato nel nostro sound per creare il nostro stile”).

You made the first contemporary jazz album in Arabic. Tell us…

“I was helping out Syrian refugees in 2016 and decided to learn that language. A few years later I found out that my Syrian friends didn’t really like jazz music. The reason was that they didn’t grow up with this sound and they didn’t understand English well enough. So I decided to put Arabic lyrics to my music and see what happens. My Syrian friends were very touched and I smile when they sing those new melodies! One of my Syrian friends told me he’s my biggest fan!

(Una curiosità: hai realizzato il primo disco jazz contemporaneo in arabo. Raccontaci…

“Nel 2016, stavo aiutando i rifugiati siriani e decisi di imparare la loro lingua. Pochi anni dopo scoprì che ai miei amici siriani non piaceva la musica jazz. Il motivo era che non erano cresciuti con questi suoni e non capivano bene l’inglese. Così decisi di inserire testi in arabo nella mia musica per vedere cosa succedeva. I miei amici rimasero commossi e ancora sorrido quando cantano queste nuove melodie! Uno dei miei amici siriani mi ha detto che è il mio più grande fan!”).

For the first time in Italy and in Reggio Calabria, what do you expect?

“I am letting myself be surprised! I’ve always loved Italy and have traveled through many cities for vacation. During one of my trips I went from Berlin to Sicily by car. I was a small Volkswagen, a Polo, and it was one of my favourite trips! I can’t wait to be there and am very excited to see how the public reacts!”.

(Per la prima volta in Italia e a Reggio Calabria, cosa vi aspettate?

Voglio lasciarmi sorprendere! Ho sempre amato l’Italia e viaggiato in molte città per vacanza. Durante uno dei miei viaggi sono andata da Berlino in Sicilia in macchina. Era una piccola Volkswagen, una Polo, ed è stato uno dei miei viaggi preferiti! Non vedo l’ora di essere lì e di vedere come reagirà il pubblico!”).

Tell us about tonight’s show… what music will you give us?

“We will take the listeners on a trip through many languages and cultures! It will be a lot of fun to invite everyone along!”.

(Parlaci dello spettacolo di stasera…che musica ci regalerete?

“Porteremo gli ascoltatori in un viaggio attraverso molte lingue e culture! Sarà molto divertente!”).

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