L’importanza di una cattedra Unesco a Reggio: il dibattito a palazzo Alvaro
Oggi pomeriggio alle 16:45 il dibattito pubblico organizzato dal Club per l’UNESCO della città metropolitana di Reggio Calabria “Re Italo” nella sala Perri di palazzo Alvaro
“Cattedre Unesco”. Così semplicemente si intitola il dibattito pubblico organizzato dal Club per l’Unesco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Re Italo, che si svolgerà oggi pomeriggio a partire dalle 16:45 nella sala Perri di palazzo Alvaro.
“Si tratta di un dibattito e non di un convegno, perché il Club Unesco Re Italo di Reggio – ci tiene a sottolineare il presidente Alberto Gioffrè – vuole un po’ discostarsi dalla convegnistica abituale nella quale si parla e poi si salutano i partecipanti che, invece, in questo caso potranno, anzi dovranno intervenire e dare consigli, apporti supporti alle idee e al tema dell’incontro”.
Il ruolo delle cattedre Unesco
Tema, peraltro, “enormemente attuale e significativo quello dell’incontro di oggi – prosegue l’architetto Gioffrè – perché si parlerà sia del ruolo delle cattedre Unesco in generale, sia del progetto di una cattedra approvato dall’Unesco proprio a Reggio Calabria”.
Un ruolo quello delle cattedre Unesco di estremo interesse se si pensa, che “ogni cattedra non solo in Italia ma nel mondo rappresenta l’Unesco localmente” spiega il presidente del Club Unesco Re Italo. “L’Unesco è nata dopo la Seconda guerra mondiale per garantire e, in un certo senso, promuovere la pace tra le popolazioni, gli scambi internazionali e la valorizzazione delle espressioni artistiche culturali scientifiche e artigianali. per cui una cattedra Unesco che si occupa soprattutto di cultura di pace è un mezzo immediato per parlare alla collettività” prosegue Gioffrè.
Di pace si parlerà soprattutto nella prima parte dell’incontro pomeridiano, mentre nella seconda si affronterà il tema dell’approvazione del progetto della cattedra Unesco a Reggio “di scienze umane, sviluppo sostenibile e cultura di pace”.
La cattedra Unesco a Reggio
“Si tratta di un progetto – illustra l’architetto – che ha avuto un’istruttoria di due anni, dal 2018 al 2020. E’ stato approvato all’inizio del lockdown, quindi, in un periodo in cui le università si trovavano un po’ in crisi anche per la mancanza di presenze. Era stato presentato dalla Dante Alighieri, il secondo ateneo di Reggio, e parecchi volontari, perché abbiamo tutti quanti un impegno di puro volontariato anche in questo campo, avevamo dato la nostra disponibilità a collaborare”. Questa cattedra, “come ben sappiamo – aggiunge Gioffrè – non è stata istituita per motivi diversi e quindi al momento per una eventuale ripresa, un’affermazione del progetto occorrerà avere dei contatti, dei rapporti con la UNITWIN che è la rete internazionale che regola le cattedre Unesco”.
I relatori
Di questo discuteranno dunque i diversi relatori presenti all’incontro, tra cui, in ordine di intervento: il consigliere comunale e libero professionista Giovanni Latella, il presidente del CLUB Unesco Re Italo, Alberto Gioffrè, la responsabile Relazioni esterne ed Internazionali UPF Italia e Segretario Generale e Coordinatore UPF Europa Sud, Maria Gabriella Mieli, il filosofo e ricercatore e fondatore della Nuova Scuola Pitagorica, Salvatore Mongiardo, l’ex assessora alla cultura ed esperta in candidature Unesco e referente dell’Elemento Celebrations of big shoulder-borne processional structures, Patrizia Nardi; l’ecologo ed idrologo, coordinatore del Club UNESCO Re Italo, Gerardo Pontecorvo; l’imprenditrice, presidente Kronos 1972 e vicepresidente del Club UNESCO reggino, Susanna Quattrone; la dirigente sanitaria, psicologa e consigliera del Club UNESCO di Reggio, Rosa Veccia; lo storico della scienza, responsabile dei Rapporti con l’Estero del Club UNESCO e Presidente dell’Associazione Pacifista Sandhi, Alessandro Gioffrè d’Ambra.
Un incontro importante per la città
Si tratta, come evidente, di “un incontro abbastanza complesso, dinamico e attivo” anche in termini di ricadute operative e positive per la città. “Ma quello che è più importante è la risposta del pubblico – ha concluso il presidente Gioffrè – ciò che le persone che partecipano al dibattito potranno dire e aggiungere in maniera costruttiva a quanto diranno i relatori, in termini di idee a vantaggio di tutta la comunità e dell’area dello Stretto”.