Le Muse indagano l’essere umano tra vita e sopravvivenza

Inaugurata la ripresa delle attività domenicali delle Muse con l'evento "L'essere umano: evoluzioni e cambiamenti"

Le Muse esplorano l’essere umano tra evoluzione e cambiamento. L’Associazione reggina ha inaugurato la ripresa delle sue attività domenicali con un evento di grande rilevanza. La manifestazione, intitolata “L’essere umano: evoluzioni e cambiamenti”, ha visto la partecipazione di personalità del mondo scientifico, poeti, scrittori e artisti del noto sodalizio reggino.

Un’analisi sul ciclo della vita e l’identità emotiva

Come spiegato dal presidente Giuseppe Livoti, l’incontro ha avuto l’obiettivo di analizzare le diverse età dell’uomo, evidenziando le mutazioni e i cambiamenti che caratterizzano ogni fase della vita. Il dibattito ha posto l’accento sulle trasformazioni delle emozioni, sulla gestione dei sentimenti e sulla costruzione dell’identità emotiva, elementi fondamentali per comprendere l’evoluzione dell’essere umano.

Un confronto multidisciplinare su storia e società

L’evento è stato promosso dalla Sezione Muse Ricerca Psico-Medico-Scientifica e ha dato vita a una conversazione corale con esperti di vari settori.

La psicologa Elisa Mottola, già responsabile del Consultorio Familiare San Marco e delegata Muse, ha analizzato i principali cambiamenti sociali del Novecento, soffermandosi su eventi storici cruciali come il periodo post-bellico, la fine delle dittature, il diritto di voto alle donne e la caduta del Muro di Berlino. Ha evidenziato come tali eventi abbiano influenzato il comportamento umano e le sue fasi evolutive.

Un punto centrale del suo intervento è stato il tema della parità di genere: sebbene se ne parli spesso, nella realtà non è ancora del tutto realizzata. L’uguaglianza tra uomini e donne si raggiunge solo quando entrambi hanno pari diritti, responsabilità e opportunità in tutti i settori della società.

L’essere umano tra solitudine e comunicazione

La psicologa ha anche sottolineato un aspetto critico della società contemporanea: la crescente solitudine e la mancanza di comunicazione con il mondo esterno, che spesso porta a fenomeni di imitazione e manipolazione delle nuove generazioni da parte degli adulti.

Su questa linea si è espresso anche il medico geriatra Maria Grazia Richichi, che ha raccontato la sua esperienza professionale in diverse città della Calabria, mettendo in luce le differenze sociali tra i territori. Specializzata nelle problematiche degli over 65, ha descritto l’invecchiamento come una “metamorfosi straordinaria”, determinata dal patrimonio genetico e dalle condizioni fisiche, psichiche e mentali. Ha inoltre ribadito l’importanza di uno stile di vita sano, sottolineando come non si debba solo sopravvivere, ma imparare a vivere pienamente.

L’arte come riflesso delle emozioni umane

L’incontro ha ospitato anche contributi artistici significativi. L’artista Patrizia Crupi, esperta della tecnica dell’accostamento di filati, ha presentato un’opera dedicata all’adolescenza, alla pace e alla speranza, evidenziando le difficoltà dei giovani di oggi. La sua creazione è una reinterpretazione moderna di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, simbolo dei conflitti interiori delle nuove generazioni, che vivono in un mondo sempre più complesso e privo di certezze.

L’artista Tina Nicolò ha invece esposto due opere ispirate al tema delle età della vita. Una delle tele si rifà ai versi di Paul Verlaine, rappresentando la solitudine e la ricerca spirituale di un uomo asceta. L’altra opera prende ispirazione dalla canzone “18 anni” di Dalida, esplorando il passaggio generazionale e il tema del tempo che scorre, contrapponendo la malinconia di un adulto alla spensieratezza della giovinezza.

L’installazione collettiva: l’“Albero della Vita”

Un momento centrale dell’evento è stata l’esposizione di una scultura contemporanea, l’“Albero della Vita”, realizzata dall’artista Cosimo Allera con acciaio, alluminio e ferro bronzato. L’opera ha coinvolto diversi artisti, tra cui Francesca Avenoso, Margherita Battaglia, Cristina Benedetto, Manuela Lugarà, Rossella Marra, Grazia Papalia, Francesca Perina, Wanda Simone e Gaetano Villegiante, che hanno contribuito con installazioni realizzate con materiali di riciclo.

L’installazione rappresenta i cambiamenti sociali, umani e naturali, invitando a riflettere sulla trasformazione continua della vita.

I poeti delle Muse

La serata è stata arricchita dalle composizioni dei “Poeti delle Muse”: Luigi Barberio, Teresa Celestino, Clara Condello e Francesca Triolo, che hanno dato voce, attraverso i loro versi, ai temi della crescita, dell’identità e del cambiamento.

Share via