“Le donne dei Florio … le Leonesse di Calabria e di Sicilia” è il titolo dell’evento che si terrà domani presso il Museo nazionale del Bergamotto di Reggio Calabria.

La manifestazione, nata in collaborazione con varie realtà, tra cui la Pro loco di Novara di Sicilia, l’associazione “Donne del borgo di Rodi Milici, “La casa della memoria Giuseppe Tomasi di Lampedusa”, l’associazione”Aspromonte-Milano” e il Club UNESCO Re Italo di Reggio Calabria, è stata replicata l’1 marzo scorso a Ficarra (ME), presso il salone della “Casa della memoria Giuseppe Tomasi di Lampedusa”.

L’evento

L’evento di domani, a partire dalle ore 17:00, è molto articolato ed ospiterà “Le musiche del Risorgimento”, grazie al coro del Polo del Bergamotto, diretto dal maestro Cilla Pipitone, accompagnato dal maestro Saverio Viglianisi. Molti gli approfondimenti sulla “dinastia” dei Florio, da quello della giornalista e scrittrice Stefania Bonifacio che parlerà di Franca Florio e delle figlie, a quello della professoressa Benedetta Borrata su Donna Giuseppina Saffiotti, sino alla vita di donna Maria Giulia Rachele Portalupi a cura di Maria Patanè e Massimiliano Rositano.

Nel corso dell’evento, ci sarà anche la sfilata storica di abiti d’epoca e gioielli risorgimentali, a cura della BergaModels Fashion Academy e degli studenti del Polo didattico Tecnico-Professionale Righi-Boccioni-Fermi, con i gioielli del Gattopardo del maestro Gerardo Sacco e gli abiti realizzati da Mariella Piazza.

Previsto, inoltre, un viaggio emozionante sulla moda e sul costume, con un approfondimento sull’evoluzione dell’abbigliamento aristocratico siciliano dal ‘700 al ‘900.

L’evento culminerà con la consegna del premio “LE DONNE DEI FLORIO – LEONESSE DI CALABRIA & SICILIA” e la presntazione del bando  nazionaleperil Concorso Scuole primariee secondarie “La Sicilia al tempo dei Florio”.

La tappa di Ficarra

Nella tappa di Ficarra, sono stati approfonditi diversi punti fondamentali sulla dinastia Florio e sul ruolo determinante delle donne, “abbiamo assistito alle sfilate degli abiti d’epoca e ascoltato la voce di coloro che producono i vestiti del periodo e abbiamo anche visitato il luogo dove ha vissuto Giuseppe Tomasi di Lampedusa” ha affermato il presidente del Club UNESCO Re Italo di Reggio Calabria, Alberto Gioffrè. “Nel nostro intervento, abbiamo voluto richiamare la prima storia d’Italia collegandola al nostro nome, per ricordare il periodo pre-ellenico durrante il quale vigeva il matriarcato, c’era la pace e nessuna forma di fanatismo. Abbiamo quindi spaziato sui contenuti degli indirizzi dell’UNESCO che, in tutti i 135 club italiani, portano avanti da sempre i medesimi ideali, tra cui, oltre alla promozione della cultura di pace e degli scambi internazionali, anche la valorizzazione delle espressioni artistiche, culturali, scientifiche e artigianali”.