L’anima di Traiano tra inferno e paradiso: l’incontro alla De Nava

Domani pomeriggio alle 16:45 presso la sala Giuffrè della biblioteca l'incontro promosso dall'Anassilaos nell'ambito della "Percezione dell'Antico"

L’anima di Traiano tra inferno e paradiso. Storia di una leggenda medievale” è il tema della conversazione che si terrà domani, giovedì 20 febbraio, alle ore 16:45, presso la sala Giuffrè della biblioteca “Pietro De Nava”. Ancora un incontro dedicato alla “Percezione dell’Antico”, promosso dall’associazione culturale Anassilaos congiuntamente con la biblioteca affidato ad un giovane studioso, il prof. Vincenzo Tedesco, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina (DICAM).

Traiano l'”Optimus princeps

L’imperatore Traiano, considerato dalla storiografia antica come un “Optimus princeps” era stato un persecutore dei Cristiani. Non v’era dunque alcun dubbio che la sua anima fosse condannata all’inferno. Tuttavia, secondo una tradizione medievale, Papa Gregorio Magno, venuto a conoscenza di un atto di giustizia che l’imperatore aveva compiuto nei confronti di una vedova alla quale era stato ucciso il figlio, intercedette ottenendo da Dio un mutamento della sua condizione.

Il mito della “Giustizia di Traiano” che per venire incontro alla richiesta di una madre ritardò l’importante spedizione contro la Dacia, colpì l’immaginario degli uomini del Medioevo al punto che Dante inserì l’imperatore romano tra i  beati del paradiso.

Il sommo poeta nel Canto X del Purgatorio descrive un bassorilievo nel quale è narrata la vicenda. Più ancora nel canto XX del Paradiso incontra l’anima di Traiano “Dei cinque che mi fan cerchio per ciglio, colui che più al becco mi s’accosta, la vedovella consolò del figlio: ora conosce quanto caro costa non seguir Cristo, per l’esperienza di questa dolce vita e de l’opposta”.

L’incontro

Lo studioso ripercorrerà l’evoluzione della leggenda dell’anima di Traiano dalle origini alla sua enorme diffusione nella cultura europea, fino al declino e alla condanna avvenuta nel tardo Rinascimento, alla luce di una più matura considerazione della storia.

Interverranno la responsabile della Biblioteca Pietro De Nava, Daniela Neri, e il presidente dell’associazione culturale Anassilaos, Stefano Iorfida. 

Condurrà  Prof. Amos Martino, responsabile Centro Studi Anassilaos Glauco di Reggio.

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