La poesia di Salvatore Quasimodo al MArRC

Con i "Notturni del re silenzioso" oggi pomeriggio parte la rassegna "Radici" organizzata dall'A.I.Par.C. nella sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale

Salvatore Quasimodo

Una raccolta di testi poetici risalenti agli anni ’20, opera di un poeta ancora acerbo ma che mostra già i tratti salienti del divenire. Si tratta de “I notturni del re silenzioso” che un giovane Salvatore Quasimodo sentì l’esigenza di scrivere negli anni trascorsi a Reggio Calabria, a seguito del trasferimento per motivi di lavoro dalla propria amata Sicilia e che mostrano in nuce le “radici” della sua poetica.

Questo è il tema dell’incontro, dall’omonimo titolo “I notturni del re silenzioso” organizzato dall’AIParC, nel contesto del ciclo di conferenze “Radici” che si terrà oggi pomeriggio alle 18:00 nella sala conferenze del MArRC.

Il premio Nobel Quasimodo a Reggio Calabria

Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959, entrò nel 1926, per concorso, come tecnico al Genio Civile di Reggio Calabria dove prese servizio il 10 giugno. Presto, a Reggio Calabria, Quasimodo riprese a scrivere, incoraggiato dagli amici siciliani. Ritornarono così le antiche discussioni, le letture collettive delle poesie. Ed è proprio in questi anni reggini che il poeta progettò la pubblicazione dei ”Notturni del re silenzioso”.
Questo suo secondo manoscritto (datato “3 febb. 1929— 1 giugno 1930”, dedicato “a Salvatore Pugliatti, dolcissimo fratello”) viene pubblicato per la prima volta da Gilberto Finzi nel 1995, dopo un’edizione in facsimile del 1989 (Sicania Editrice, Messina).
Con una lettera del gennaio 1929 il poeta offrì trentotto testi del Notturno al giudizio dell’amico Salvatore Pugliatti, liriche in cui il giovane Quasimodo cercava di riflettere sulle proprie poesie con una coscienza di distacco.
Undici testi di “Notturni del re silenzioso” passarono nella prima edizione di Acque e terre, ma tre soltanto di questi rimasero nel definitivo Acque e terre di Ed è subito sera, gli altri restarono inediti e pubblicati postumi.

L’incontro al MArRC

All’incontro, dopo i saluti del direttore del Museo, Fabrizio Sudano, del presidente nazionale AIParC, Salvatore Timpano, sarà Francesca Neri, fine critico letterario a disquisire sulle radici della poetica quasimodiana, introdotta e moderata da Marina Neri, direttore del dipartimento cultura di AIParC.

La lettura di poesie scelte è affidata a Teresa Timpano, nota attrice reggina.

L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

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