La passione e il fascino delle Donne di Puccini a Palmi

Eva Dorofeeva, Silvana Froli, Monia Massetti e Clara Vitale, Sergio Coniglio,  Renato Raimo, hanno emozionato il pubblico della rassegna promossa dall'associazione Amici della Musica Manfroce sul palcoscenico del teatro Manfroce

La donne di Puccini al teatro Manfroce di Palmi

«Forti, con passioni grandi e coinvolgenti, le donne di Puccini fanno rivivere emozioni senza tempo, ognuna con le sue caratteristiche e con le sue peculiarità. Sono dolci e al contempo energiche, sono passione pura. È sempre un onore interpretarle. Puccini è senza dubbio il compositore dell’animo umano, capace mettere in musica l’animo femminile come nessun altro al mondo. Un autentico maestro». Unanime è il coro delle voci soprano, Eva Dorofeeva, Silvana Froli, Monia Massetti e Clara Vitale, che sul palco del teatro Manfroce di Palmi hanno portato in scena “Le donne di Puccini”.

Un intenso gran galà lirico dedicato a celebri arie di Giacomo Puccini (Lucca 1858 – Bruxelles 1924), uno dei maggiori e più significativi operisti di tutti i tempi.

La rassegna Synergia 49, promossa dall’associazione Amici della Musica Manfroce, presieduta da Antonio Gargano, e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2024 della Regione Calabria, ha proposto questo emozionante racconto musicale arricchito da Renato Raimo, voce narrante, e da Sergio Coniglio al piano.

Un racconto che ha attraversato le arie più celebri di Puccini da Le Villi “Se come voi piccina io fossi”, Edgar “Addio mio dolce amor”, Manon “Sola perduta abbandonata”, Bohème “Mi chiamano Mimi” e Tosca “Vissi d’arte” fino a Madama Butterfly “Un bel di vedremo”, La fanciulla del West “Laggiù nel Soledad”, La rondine “Chi il bel sogno di Doretta”, Gianni  Schicchi “O mio babbino caro”, Suor Angelica “Senza Mamma, o bimbo tu sei morto”, Il tabarro “È ben altro il mio sogno” e Turandot “In questa reggia Tu che di gel sei cinta”.

«Naturalmente sostituire un’orchestra non è facile. Puccini, per altro, da un punto di vista musicale è un continuo cambio di tonalità che tiene sempre sulla corda, dunque è piuttosto impegnativo. Nonostante ciò, esibirmi con cantanti di questo spessore e in un’atmosfera pregnante come quella creata dall’attore Renato Raimo è sempre un grande onore», ha commentato il pianista Sergio Coniglio.

Sul palco anche l’attore Renato Raimo che da anni coltiva con Puccini un rapporto molto speciale.

«La mia storia con Puccini nasce nel 2018. Scoperta la passione che spingeva il giovane Puccini ad arrivare a piedi da Lucca a Pisa per vedere l’Aida di Verdi, mi è stato subito chiaro il fuoco, poi diventato un incendio nella sua vita artistica, che lo animava. Così nel 2019, in tempi non sospetti rispetto al centenario, sono andato al Pucciniano a chiedere di sostenermi in un progetto basato sulla sua vita. Ho avuto così l’occasione di incontrare dei personaggi che mi hanno raccontato aneddoti inediti e particolari. Ne ho scritto una sceneggiatura alla base dello spettacolo “L’altro Giacomo” che ha debuttato nel 2021 al 67º festival di Puccini e che ancora gira in Italia e all’estero. Che dire, poi, delle donne di Puccini, sempre forti, passionali e straordinarie come queste grandissime cantanti al mio fianco», ha concluso l’attore Renato Raimo.

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