“La biografia di nessuno” di Giuseppe Fantino a Spazio Open
Oggi pomeriggio alle 17:30 presso Spazio Open appuntamento con l'opera del novelliere e romanziere di Melicuccà nell'incontro promosso dall'Anassilaos e lo stesso Spazio Open
“La biografia di nessuno ovvero noi morti” di Giuseppe Fantino (Città del Sole edizioni) curata da Fortunato Mannino, con prefazione di Francesco Idotta, sarà al centro dell’incontro di oggi pomeriggio alle 17:30 allo Spazio Open di Via dei Filippini. L’incontro è promosso congiuntamente dall’associazione culturale Anassilaos e dallo stesso Spazio Open. Introdurrà e condurrà Pina De Felice, responsabile poesia Anassilaos. Interverranno Fortunato Mannino e Katia Colica.
Chi era Giuseppe Fantino? Novelliere, romanziere ma anche critico letterario e drammaturgo, nato a Melicuccà nel 1908, fu “snobbato” dalla critica ufficiale nonostante i numerosi premi ricevuti in vita. La sua figura umana e letteraria è stata “riabilitata”, grazie all’analisi dei suoi scritti, dei suoi diari e dei suoi appunti finora trascurati. Una vita travagliata quella di Fantino che, dopo l’insegnamento in Libia e in altre città italiane, lo vide minato nella salute fisica e mentale con il ricovero in manicomio dove trascorse quasi ininterrottamente sette lunghi anni, dal 1950 al 1957. Negli anni successivi, riprese la sua attività di insegnante ramingo per la penisola con l’unico conforto della lettura, della scrittura e l’affetto di fratelli e nipoti. Si spense il 20 febbraio del 1975 nella natale Melicuccà.
“Il lavoro di Fortunato Mannino – scrive nella prefazione Francesco Idotta – conforta gli intellettuali e gli studiosi che vogliono aprire la gabbia in cui la Calabria è stata costretta negli ultimi cinquant’anni, da chi non ha saputo vedere il valore e la portata di certa letteratura e di certa riflessione. La paranoia di Fantino è una sindrome europea, un male descritto da Freud, come frutto di uno scontro non nichilistico, ma fruttuoso, perché le nevrosi scaturiscono fondamentalmente da un conflitto tra l’Io e la pulsione sessuale, e le forme che esse assumono serbano l’impronta dell’evoluzione seguita e dalla libido e dall’Io”.