La bella Flavia che fece innamorare il pirata Barbarossa
Eroina o forse solo vittima delle scorrerie dei pirati a Reggio, la bellissima figlia del governatore, Flavia Gaetani fece innamorare il famoso Barbarossa consegnando la sua storia e quella di Reggio Calabria alla leggenda
Arrivano i pirati
Era l’alba dell’estate 1543, quando una flotta di turchi, al comando del condottiero, al soldo del sultano Solimano Il Magnifico, nonostante le fortificazioni erette a protezione delle coste, sbarcò nei pressi del promontorio di Calamizzi, aprendosi l’entrata in città.
Il governatore Don Diego Gaetani (o Caetani) cercò di reagire tirando colpi di artiglieria contro la flotta, ma i turchi riuscirono ad entrare in città e a depredarla, incendiando chiese e abitazioni.
Mentre essi saccheggiavano e stringevano d’assedio il centro urbano, costringendo Reggio alla resa, la popolazione terrorizzata cercava di fuggire verso le colline del Trabucco e alcuni cercarono scampo nel Castello Aragonese, l’unico posto che, nell’animo dei reggini, poteva rappresentare un rifugio sicuro.
L’atto di viltà del governatore
Ma il governatore, non si piegò davanti alle preghiere dei reggini impauriti, e, per timore che questo avrebbe consentito l’ingresso delle schiere ottomane, vietò loro l’entrata nella fortezza, lasciandoli in mano agli invasori e macchiandosi di un atto di turpe viltà.
Don Diego, però, avrebbe pagata cara la sua codardia.
I turchi, infatti, espugnarono comunque il castello e quando Barbarossa, entrando nella fortezza, si accorse di Flavia, la bellissima figlia, appena diciottenne, del Gaetani, se ne invaghì immediatamente e decise di rapirla e condurla con sé a Costantinopoli.
Il “colpo di fulmine” salvò la vita ai Gaetani
Qui, la storia diventa leggenda: sembra infatti che il Barbarossa in preda al colpo di fulmine per Flavia, promise che se lei l’avesse seguito spontaneamente avrebbe risparmiato la sua famiglia e la sua gente.
Non è noto se la fanciulla abbia accettato sacrificandosi per nobiltà d’animo e per salvare i reggini dai turchi o se fu brutalmente rapita.
Fatto sta che andò via con lui, rinnegando la fede cristiana e diventando la moglie del Barbarossa (nonostante la differenza d’età, visto che il corsaro era più che settantenne!).
Il colpo di fulmine salvò la vita ai Gaetani, ma la stessa sorte non toccò, purtroppo, a molti altri reggini. E Barbarossa con il suo bottino, tra cui numerosi prigionieri (che secondo alcuni storici sarebbero stati riscattati anni dopo grazie al nobile reggino Melissari), riprese indisturbato le sue scorrerie.
Non per molto però. Ormai avanti negli anni, il famigerato corsaro morì qualche tempo dopo. Secondo alcuni per un attacco di febbre gialla. Altri sostengono che la sua morte avvenne per mano della bella reggina che si vendicò di essere stata portata via dalla propria terra. O forse, per aver abusato dei piaceri coniugali data la tarda età!
Il fantasma di Flavia
Di certo c’è che i pirati continuarono ad infestare le nostre coste e quelle italiane. Di Flavia, invece, non si seppe più nulla.
Qualcuno giura che ancora oggi il suo fantasma passeggi tra le sale del castello Aragonese e ogni tanto si affacci a contemplare la città e l’intero Stretto.