Informaffido: lo sportello di Agape

Il Centro Comunitario Agape apre lo sportello informativo rivolto alle famiglie e ai singoli che vogliono saperne di più sul come prendersi cura di un minore in difficoltà

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Prendersi cura di un minore in difficoltà. Informare e accompagnare coloro che sono disponibili ad accogliere quei bambini che il Tribunale per i minorenni e i servizi sociali sono costretti ad allontanare dalla propria famiglia. È questa la finalità della nuova campagna di sensibilizzazione che il Centro Comunitario Agape, attivo da decenni su questo versante, ha deciso di rilanciare attraverso l’apertura di uno sportello informativo rivolto a tutte le famiglie ma anche ai singoli che si vogliono avvicinare a questa esperienza speciale di aiuto rivolta ad un minore in difficoltà.

Abbandono minori sul nostro territorio

“A Reggio e provincia sono tante le famiglie che stanno vivendo questa importante forma di solidarietà, che fin dagli anni 80 don Italo Calabrò si è molto impegnato a promuovere lottando per la chiusura degli istituti per l’infanzia spersonalizzanti per garantire ad ogni minore il diritto a crescere in una famiglia” si legge nella nota del centro.

Di fronte alle nuove forme di abbandono che vivono oggi tanti minori nel nostro territorio e alla luce di tantissime esperienze reali e concrete, “l’affido – diventa – la pagina meravigliosa di un libro di storie profondamente umane ed essenziali, pagine di una crescita autentica nella reciprocità”.

“L’affido è una opportunità di crescita preziosa per il bambino: inseriti un un ambiente familiare stabile può trovare nuovi punti di riferimento affettivi ed educativi che lo aiutino a costruire o ricostruire un equilibrio. E’ anche un’occasione importante per la famiglia affidataria per sperimentare insieme ai figli biologici la bellezza dell’apertura agli altri e della donazione”. Questa la testimonianza di Nuccio ed Elisa, famiglia affidataria storia di Agape sull’accoglienza e sull’orizzonte di emozioni che rappresenta.

La valutazione dell’idoneità

“E’ importante che le famiglie disponibili siano preparate ad affrontare questa esperienza che ha il carattere della transitorietà (la temporaneità distingue nettamente l’affidamento dall’adozione e che mette al centro l’interesse dei minori)” afferma il presidente di Agape, Mario Nasone.

La valutazione dell’idoneità è, in ogni caso, “prerogativa degli operatori dei centri affidi che dovrebbero essere attivati, come prevedono le nuove linee guida nazionali sull’affido, presso i comuni che dovrebbero prevedere specifici corsi di formazione. Altrettanto importante è garantire il sostegno alle famiglie affidatarie che iniziano l’esperienza e che non possono essere lasciate sole né dai servizi, né dalla comunità che è chiamata a condividere ed a stare vicino a chi accetta di accogliere un bambino”.

Inoltre, prosegue Nasone, “nel corso dell’affido devono essere messi in atto gli interventi di supporto volti a superare le criticità che hanno reso inevitabile l’allontanamento del minore dal suo nucleo e, laddove possibile, favorire la continuità del rapporto con la famiglia d’origine e il suo eventuale rientro”.

Lo sportello Informaffido

Il centro Agape, che da decenni collabora positivamente con l’assessorato alle politiche sociali del comune di Reggio Calabria nella promozione dell’affido, nei prossimi mesi ha deciso di coinvolgere altri territori su questi temi avviando incontri con i Comuni di Villa san Giovanni e di Melito Porto Salvo, capofila dei due ambiti territoriali.  Importante è anche la collaborazione con il Tribunale per i Minorenni con il quale è stato sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede anche questo servizio informativo gratuito per le famiglie.

Il nuovo sportello, fa sapere l’Agape, è destinato ad offrire una “prima accoglienza e orientamento alle famiglie e ai singoli interessati, fornire loro informazioni corrette relative all’affido e alle diverse forme d’accoglienza, promuovere uno sviluppo della cultura dell’accoglienza, organizzare incontri di avvicinamento all’affidamento familiare c/o parrocchie, associazioni, scuole, collaborare con i Servizi Sociali e con il Tribunale per i Minorenni sui singoli progetti d’affiancamento o affidamento familiare”. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.centrocomunitarioagape.it

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