Il Comune di Reggio a sostegno della Palestina
A sostegno dei diritti del popolo palestinese, l'ottava commissione consiliare del comune di Reggio Calabria approva un documento in cui si chiede il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e dei prigionieri e il riconoscimento dello Stato di Palestina
Nella seduta dell’8 di gennaio dell’ottava commissione consiliare (Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione), presieduta dal consigliere comunale Filippo Quartuccio, è stato approvato un documento ( 11 voti a favore e 7 astenuti) a sostegno dei diritti della popolazione palestinese.
Accolte le istanze del terzo settore
Il documento dà pienamente seguito alle richieste formulate da un insieme di associazioni, movimenti, realtà del terzo settore che operano nel territorio reggino che, proprio all’inizio del mese di dicembre, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria e a tutti i consiglieri.
Nel documento si chiedeva al comune, sulla scia di quanto già fatto da altre realtà italiane, come Milano e Firenze, “una presa di posizione pubblica e bipartisan sulla questione israelo-palestinese” spiega il portavoce della campagna “Palestina ci metto la faccia” e primo firmatario del documento, Gianni Votano.
Alla lettera, pubblicata dalla redazione di Cult che ha seguito l’intera vicenda dall’inizio, ha fatto seguito l’audizione del referente Votano in Comune e ora, alla ripresa delle attività istituzionali, subito dopo le feste natalizie, arriva l’approvazione del documento da parte della commissione consiliare che accoglie integralmente le richieste presentate.
Il contenuto del documento approvato
Attraverso il documento approvato dall’Ottava infatti, il Comune di Reggio Calabria chiede al Governo ed al Parlamento italiano di:
- Riconoscere lo Stato di Palestina secondo gli accordi di Oslo del 1993.
- Sollecitare la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e dei prigionieri civili palestinesi detenuti senza un giusto processo.
- Agire in sede ONU per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità.
- Impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di Diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi.
- Sollecitare la richiesta del “cessate il fuoco” a Gaza e la fine dell’apartheid dei Palestinesi in Cisgiordania.
- Richiedere il concreto soccorso della popolazione civile di Gaza e l’attivazione di una protezione internazionale della popolazione palestinese.
Vengono inoltre impegnati Sindaco e Giunta:
- A farsi interpreti di tali istanze e ad attivarsi, eventualmente anche con altri Comuni e Amministrazioni, per un’azione di sensibilizzazione delle comunità locali e delle rappresentanze politiche parlamentari per una politica di pace.
- A dare massima diffusione della presente risoluzione alla cittadinanza e alle associazioni, e ad inoltrarlo: al Presidente del Parlamento Europeo; al Presidente della Repubblica Italiana; al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana; al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana; al Presidente del Senato della Repubblica italiana; al Presidente della Camera dei deputati della Repubblica italiana; ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari; al Presidente della Regione Calabria, al Presidente del Consiglio della Regione Calabria.
Votano: “Il comune decida all’unanimità”
Una presa di posizione netta a sostegno dei diritti del popolo palestinese quella dell’VIII commissione consiliare che si spera, ora, concluda presto il proprio iter in Consiglio comunale e che trova il plauso delle associazioni.
“Il comitato ‘Campagna Palestina ci metto la faccia’ accoglie con soddisfazione il testo approvato in VIII Commissione – afferma infatti Votano – che recepisce le richieste indicate nella lettera appello firmate dalle realtà del III settore”.
Il comitato “ringrazia le associazioni partner e i rappresentanti istituzionali e auspica che quando arriverà in Consiglio, la mozione, che rispetta le decisioni del Diritto Internazionale – conclude Votano – venga approvata col consenso del più alto numero di consiglieri se non all’unanimità”.