Vittorio Pettinato, 27 anni, pavese di origini calabresi, laureato in Lettere moderne a Pavia, con oltre 270 mila follower su Instagram e 200 mila su TikTok, ha trasformato la passione per l’imitazione in una carriera artistica di successo. L’evento “Una voce, tante voci” rappresenta un’occasione unica per conoscere da vicino l’artista e la sua arte. Durante l’intervista, infatti, Pettinato condividerà con il pubblico aneddoti della sua carriera, riflessioni sulla sua esperienza e sul suo processo creativo, a partire dalla sua prima imitazione di un prete dell’oratorio fino alle esperienze a Radio Ticino e nella compagnia teatrale dialettale pavese che hanno rafforzato la sua passione.
Cresciuto in una famiglia di origini calabresi, ha coltivato la sua arte imitando l’italiano medio e trovando un nuovo palcoscenico sui social, in cui da un anno e mezzo condivide parodie e imitazioni. La sua arte consiste nel catturare l’essenza dei personaggi, portandoli in contesti surreali e divertenti. Pettinato si è immerso in un mondo dove Dante e Primo Levi si intrecciano con l’arte della comicità.
Il suo spettacolo “Vivo (s)Pettinato” è un viaggio attraverso il teatro e l’umorismo che ha saputo conquistare il pubblico con la sua verve e la sua capacità di dare vita a numerosi personaggi attraverso imitazioni e parodie che spopolano sui social media. Dal primo monologo comico “Sogno Numero Uno” al recente spettacolo “Vivo (s)Pettinato”, il suo percorso artistico è un viaggio tra teatro e umorismo, arricchito dalla sua profonda conoscenza della letteratura italiana.
Tra i suoi imitati preferiti ci sono l’agente immobiliare Gianluca Torre, lo chef Max Mariola, lo psicologo Paolo Crepet e il filosofo Umberto Galimberti. “Una voce, tante voci” sarà un’opportunità per scoprire l’uomo dietro i tanti volti che animano i suoi video e i suoi spettacoli.
La rassegna “Parole di Sera. Narrazioni in riva al mare” si conferma così un appuntamento estivo di grande rilievo, capace di coniugare intrattenimento e cultura in un contesto suggestivo come quello del lungomare di Locri.