Il bosco Chanson d’Aspromonte prende vita a Gambarie
Inaugurato oggi alla presenza di tantissimi visitatori, il bosco rappresenta la prosecuzione del fantaBosco e del Bosco di Mezzo, per un'area complessiva di 5mila metri quadri attrezzata
Bosco Chanson D’Aspromonte
Alla presenza del sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara, e dei tantissimi visitatori accorsi, l’area tenuta a battesimo oggi rappresenta la prosecuzione dei già esistenti fantaBosco e Bosco di Mezzo.
L’occasione è stata propizia anche per ripristinare le due precedenti zone, di recente vandalizzate, con la messa a punto dei sentieri e delle sculture, dei giochi esistenti, come la dama, della zattera, delle casette e del labirinto.
Tra le new entry: una grande rete per l’arrampicata, il gioco del tris, il tiro al bersaglio, i cerchi, l’angolo ispirato alla favola di Collodi, con tre statue in legno di Pinocchio, il Grillo Parlante e la Fata Turchina.
(Ph Tatiana Cilea)
La Chanson d’Aspremont e Carlo Magno
Spazio alle emozioni nell’angolo dell’abbraccio, con gli alberi destinati alla silvoterapia.
Ma soprattutto al percorso naturalistico ispirato alla figura di Carlo Magno, tra storia e mito.
Proprio in Aspromonte, infatti, si compì la chanson de geste calabrese, grazie alle gesta dell’eroe Ruggieri e del giovane paladino Rolando, nell’importante città cristiana di Risa (com’era chiamata Reggio nell’età normanna). Storia e leggenda si intrecciano nella battaglia definitiva in Aspromonte, in cui si giocherà addirittura il destino della cristianità, vedendo contrapporsi l’invincibile esercito saraceno, con a capo il re Agolante e i suoi figli e la cavalleria di Carlo Magno cui si unirà il giovane Rolandino le cui prodezze segneranno la sconfitta dei saraceni e la salvezza del mondo cristiano.
Ancora oggi, tra le voci giocose dei bambini e delle famiglie in visita al bosco della Chanson d’Aspromonte, echeggiano le gesta dei grandi eroi e quando al calar della notte torna il silenzio è possibile sentire la loro magica presenza.