I cimeli del grande calcio alla Pinacoteca
Dal pallone in cuoio di Di Stefano a quello d'oro di Ronaldinho, sono tanti i cimeli custoditi nella pinacoteca di Reggio per la mostra "Il calcio è arte"
Il pallone in cuoio con cui Puskás e Di Stefano segnarono 7 goal nella finale di Coppa dei Campioni Real Madrid-Eintracht del 1960, o il Pallone d’oro vinto da Ronaldinho nel 2005, sono “solo” due degli oltre mille preziosi cimeli che nei prossimi tre mesi saranno custoditi nella Pinacoteca di Reggio Calabria.
Sono vere e proprie reliquie laiche quelle scelte dalla prestigiosa World Football Collection che per conto del Comune di Reggio Calabria racconta 150 anni di storia del calcio moderno attraverso un’esperienza che va ben oltre il suo indiscutibile valore storico e sportivo.
Il calcio è arte
La mostra “Il calcio è arte”, presentata stamattina nell’atrio del Teatro Francesco Cilea con la presenza del sindaco Giuseppe Falcomatà, dei vicesindaci del Comune e della Città Metropolitana Paolo Brunetti e Carmelo Versace, dell’assessore Carmelo Romeo, e di alcuni testimonial d’eccezione – il manager sportivo di Milan e Barcellona Ariedo Braida e lo storico capitano della Reggina Maurizio Poli, affiancati per l’occasione da Umberto Paolucci Pierandrei (World Football Collection) – rappresenta un’immersione totale nella mitologia calcistica ma può anche avvicinare mondi distanti non solo geograficamente, azzerando barriere fisiche e sociali altrimenti insormontabili. L’iniziativa ha infatti un importante carattere sociale perché, oltre alla condivisione di un’esperienza che per molti rende quasi tangibile ciò che si era solo sognato, punta a favorire riflessioni e dibattiti sui valori sani dello sport e su come possano tramutarsi in impegno concreto contro ogni forma di discriminazione e violenza.
L’orgoglio delle istituzioni
Evidenti, nel presentare l’iniziativa, l’orgoglio e la soddisfazione del sindaco Falcomatà e degli altri rappresentanti dell’Amministrazione comunale e metropolitana, tra i principali fautori del proficuo dialogo avviato ormai da tempo con l’Agenzia di Coesione e sfociato nella programmazione di importanti investimenti mirati tanto a promuovere il patrimonio culturale della città, quanto a farlo scoprire al mondo attraverso eventi che rendono Reggio Calabria un polo attrattivo di respiro internazionale.
Non certo casuale la scelta della Pinacoteca per ospitare la mostra: le teche con i reperti della storia del calcio sono state sapientemente collocate in mezzo alle preziose opere d’arte che il luogo custodisce. Ciò potrà servire anche a far riscoprire ai reggini centri propulsori di cultura quali la Pinacoteca aprendone le porte a tutti e facendone il privilegiato punto d’incontro tra, appunto, calcio e arte. Tutto ciò senza dimenticare la solidarietà: il biglietto d’ingresso della mostra manterrà infatti il consueto costo simbolico di 2 euro, ai quali si potrà aggiungere una donazione individuale in favore della Fondazione Chops Malattie Rare.
Apertura della mostra
La mostra, che è la prima di un tour mondiale di ben 50 date in due anni, aprirà ufficialmente al pubblico sabato 14 dicembre alle ore 9.00 e resterà visitabile fino al 3 marzo del 2025, tre mesi durante i quali arriveranno in città importanti personalità del mondo del calcio, della cultura e del giornalismo che in un ciclo di incontri esploreranno molti temi sociali.
Saranno affrontati argomenti come il dialogo tra i popoli, la lotta al razzismo, il riscatto sociale, ma anche aspetti espressamente culturali ed artistici: il calcio come ispirazione per l’arte figurativa e contemporanea, l’estetica del gesto atletico e la sua valenza artistica, la narrazione del calcio come fenomeno culturale globale.