Del resto, Vernia è così “è sempre stato così. Glielo diceva sempre suo padre, di origini pugliesi: ‘Giovà, tu tieni la capa fresca’. E così, ogni stortura di questo Paese, tra le mani di Giovanni si plasma e diventa incredibilmente pretesto per ridere: dalla sanità, vissuta in prima persona in seguito alla rottura di un piede, all’odio social, alla tv, alle ultime manie degli italiani in fatto di sport, di svago, di gusti musicali, dei personaggi più in voga”.

Uno spettacolo ricco di ironia, di satira di costume, di parodie, imitazioni, musica ed energia, mai volgare, tutti ingredienti ai quali il poliedrico artista ci ha già abituato sia nei precedenti spettacoli sia tutti i giorni nel suo show radiofonico.

Attore, conduttore tv e radiofonico, Vernia è “elargitore di risate quotidiane”.

Dal discotecaro stralunato Jonny Groove di Zelig ha conquistato l’Italia, diventando anche l’unico ospite comico del 60° festival di Sanremo. Da ingegnere per una multinazionale a comico di professione, ma anche cantante, ballerino, Giovanni nel corso della sua carriera ha messo ampiamente in luce le sue qualità di entertainer completo.
Al cinema scrive, recita e dirige il suo progetto cinematografico Ti stimo Fratello prodotto da Warner e fa parte dei protagonisti del film Mai Stati Uniti per la regia di Carlo Vanzina.
Svariati i programmi televisivi che lo vedono protagonista: è nel cast fisso, con le sue trovate comiche, di tutte le edizioni del programma Edicolafiore di Fiorello, partecipa nel 2019 come concorrente a Tale e Quale Show, in cui è l’unico nella storia del programma a riprodurre The Mask di Jim Carrey.
Sempre alla ricerca di originalità, conduce nel 2021 il PrimaFestival di Sanremo creando gag con i cantanti che diventano virali sul web.
Dal 2017 conduce tutti i giorni il programma radiofonico I Peggio di Rds su Rds. E dal 2020 crea e conduce il programma quotidiano d’intrattenimento brillante I Peggio più Peggio di Rds che si porta a un passo dal primo programma radiofonico d’Italia.
Poi c’è il teatro e la formazione del suo “Workshock”. Per non parlare della sua conoscenza dell’inglese, con cui ha messo su un intero spettacolo “How to become italian”  in cui insegna, in chiave ironica ovviamente, vizi e virtù degli italiani agli stranieri.

Insomma un artista a 360° per un pieno di risate assicurato. Perché come diceva Nietzsche: “Non si può ridere di tutto, ma ci si può provare” …basta avere la “Capa Fresca”.