Giornata donna: firmata a palazzo S. Giorgio la carta etica
Accolta la proposta del Soroptimist International d'Italia e Assist (Associazione Nazionale Atlete). Firmata la Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport
È stata firmata nel salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio la “Carta Etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport”. L’Amministrazione comunale e l’assessorato alle Pari opportunità, diretto da Anna Briante, hanno accolto la proposta del Soroptimist International d’Italia e Assist (Associazione Nazionale Atlete).


«Lo sport – ha affermato Briante – è uno dei settori in cui serve ripristinare condizioni di parità tra uomini e donne, rispettando in ogni caso la diversità di genere. Nonostante negli ultimi anni si siano registrati dei progressi, anche a livello di retribuzione, laddove il divario fino a dieci anni fa risultava incolmabile, restano settori quali il calcio, il golf e qualche altro sport, dove ancora i premi partita sono improponibili quanto a iniquità per le donne».

Il pomeriggio è stato arricchito dai contributi video di Luisa Rizzitelli, Presidente Assist; di Adriana Macchi, Presidente nazionale Soroptimist e Giusy Versace, atleta paralimpica.
Come chiarito dalla presidente Galizia: «La firma rappresenta un momento significativo perché la Carta fornisce indicazioni sul come istituzioni e associazioni dovranno agire per allontanare le discriminazioni nel campo sportivo. Ringrazio il sindaco Falcomatà che si è adoperato per la firma che però non è un traguardo ma rappresenta un punto d’inizio, un gesto simbolico dietro al quale si attiveranno una serie di attività. Noi vigileremo e organizzeremo tavoli di confronto con associazioni sportive e amministrazioni per verificare il rispetto dei nove principi scritti sulla carta».

La Carta, tuttavia, prevede anche l’impegno per la «prevenzione e il contrasto a molestie e abusi nell’ambito sportivo grazie a progetti di sensibilizzazione e comunicazione, in rete con le istituzioni pubbliche, promuovendo percorsi culturali e formativi per lo sviluppo di processi culturali volti ad una maggiore inclusione in ambito sportivo.
Gli articoli della carta statuiscono «il diritto delle bambine a praticare qualsiasi tipo di disciplina sportiva, dall’altro il compito delle istituzioni di impegnarsi a sostenere politiche, iniziative e progetti che mirano alla prevenzione di abusi e molestie in ambito sportivo, oltre al contrasto di ogni stereotipo, pregiudizio, sessismo e bullismo». Un documento che non si limita ad essere una dichiarazione d’intenti, ma fornisce meccanismi operativi che garantiscono la reale applicazione dei principi enunciati, diventando supporto anche per gli aspetti pratici come ad esempio: criteri di utilizzo degli impianti sportivi, la raccolta dei dati, la comunicazione, il sostengo alle atlete e la valutazione dei risultati conseguiti.
L’ultimo appuntamento per le iniziative relative all’8 marzo è previsto il 16 marzo, alle ore 17.00 nel Salone dei Lampadari “Italo Falcomatà” con la “CollettivA STRETTESE” che presenterà un reading letterario tratto da “Stiamo Strette”, antologia di racconti di diciassette scrittrici calabresi e siciliane, edita da Città del Sole e curata da Eleonora Scrivo e Tiziana Calabrò.