Un pezzo di Reggio Calabria nell’Italian Show di Londra. Questo quanto realizzato dalla pizzaiola e chef reggina Giorgia Riggio che ieri, in occasione del noto evento internazionale per promuovere il made in Italy nella capitale inglese, ha creato a quattro mani con il maestro pizzaiolo napoletano Davide Civitiello una pizza dedicata a Sofia Loren con il bergamotto reggino.

Figlia d’arte, del maestro pluricampione del mondo di pizza Giorgio Riggio, del quale ha seguito le orme, Giorgia vanta collaborazioni con Locatelli, Cracco e Mazzei e lavora come chef privato in tutto il mondo e ieri è stata presente come ospite alla prestigiosa kermesse londinese per uno spettacolo sullo spinning pizza.

L’Italian Show è il format ideato da I Love Italian Food per promuovere i prodotti enogastronomici italiani autentici nei mercati internazionali e la quarta edizione ha aperto ieri i battenti alla The Royal Horticultural Halls di Londra.

Per l’occasione, durante la masterclass sulla pizza contemporanea con il maestro Davide Civitiello, ambasciatore della pizza napoletana nel mondo, in collaborazione con mulino Caputo, Giorgia Riggio ha realizzato a quattro mani la pizza “Sofia Loren”, un tributo alla grande attrice per celebrare il suo novantesimo compleanno, festeggiato proprio nei giorni scorsi.

Impastata sul momento con semola Caputo, la pizza ha una leggera base di pomodoro e ingredienti tipici italiani, tra cui pomodori datterini arancioni, olio evo, stracciatella affumicata, alici del cantabrico per dare sapidità e un certo spessore alla pizza, peperoncino caramellato per dare un tono croccante e spicy. Ingrediente d’eccezione: una “profumata” di bergamotto di Reggio Calabria, conosciuto in tutto il mondo per la sua fragranza unica.

“Una pizza donna in pratica – ha affermato Giorgia Riggio – in cui l’accostamento degli ingredienti ed i colori esaltano non solo il gusto ma anche l’immagine, il carattere, la bellezza e la solarità della Loren. Il tocco finale col bergamotto di Reggio Calabria, in onore della nostra città perché chi è all’estero la porta sempre nel cuore”.