Gelsomini Film Festival 2024: un bilancio più che positivo

Grande successo per la terza edizione del Gelsomini Film Festival 2024 che ha visto cinque giorni intensi dedicati al cinema, al teatro e agli incontri con attori e registi, attirando un pubblico numeroso e appassionato

La manifestazione si è aperta mercoledì 11 nella Sala Blu del Cinema Vittoria di Locri con la proiezione in anteprima regionale del film “Labirinti” di Giulio Donato, regista di origini calabresi, già presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il protagonista, Francesco Grillo, allievo della Scuola Cinematografica della Calabria, ha riscosso grande apprezzamento, così come il dibattito successivo con il regista e gli attori. Giovedì 12, presso il Cinema Teatro Nuovo di Siderno, il cortometraggio “Una gioia immensa” di Lele Nucera ha emozionato il pubblico raccontando la storia del rapimento del giovane Alfredo Antico, nel 1982, ospite dell’evento, intervistato dal giornalista Enzo Romeo. La serata è proseguita con lo spettacolo teatrale “Bastianazzo” di Fabrizio Ferracane, tra i volti più importanti del teatro e del cinema italiano.

Il coinvolgimento degli studenti della Locride è stato significativo: durante le matinée del festival hanno visionato e votato i cortometraggi in concorso, con grande entusiasmo e partecipazione. Venerdì 13 il festival si è trasferito al Castello di Roccella Ionica, animato da eventi culturali di grande rilievo. Tra questi, la mostra fotografica su Gian Maria Volonté curata da Francesco Della Calce con immagini dell’archivio “Enrico Appetito”. Nel pomeriggio, spazio al contest “La mia Calabria”, che ha visto protagonisti gli studenti con cortometraggi capaci di raccontare il territorio con creatività. La sfilata delle ragazze della Scuola Cinematografica della Calabria, impreziosita dai gioielli del maestro orafo Gerardo Sacco, ha arricchito ulteriormente l’evento. In serata, il critico Francesco Della Calce ha dialogato con l’attore Marcello Fonte, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, che ha incantato il pubblico con la sua umiltà e simpatia. Sabato 14, la sala gremita ha accolto i cortometraggi fuori concorso, realizzati e interpretati da autori della Scuola Cinematografica della Calabria, seguiti dall’incontro con il regista Mimmo Calopresti, che ha ripercorso la sua carriera tra aneddoti e riflessioni sull’Italia contemporanea. La rappresentazione teatrale “In cerca di pezzi” di Annalisa Giannotta, con i monologhi di Stefano Benni, ha evidenziato la versatilità dell’attrice. La giornata è proseguita con gli incontri insieme ad Anna Ferruzzo e Francesco Montanari, attori di punta del cinema italiano, che hanno condiviso esperienze professionali e curiosità sui loro percorsi artistici. Domenica 15 è stata dedicata alla proiezione dei cortometraggi del concorso principale. I lavori, presentati da Martina De Lorenzo, hanno visto la partecipazione di registi e attori come Peppino Mazzotta e Fabrizio Ferracane. Particolarmente emozionante è stato l’omaggio al film “Anime nere”, nel decimo anniversario dalla sua uscita, che ha coinvolto anche Anna Ferruzzo, presente nel cast.

La cerimonia di premiazione, condotta da Annalisa Giannotta e Rinaldo Marzano, ha decretato i vincitori: miglior cortometraggio “Dive” di Aldo Iuliano, miglior regia a Daniele Suraci per “U scantu”, menzione speciale a “When you wish upon a star” di Domenico Modafferi. Il premio per la miglior interpretazione, assegnato dagli allievi della Scuola Cinematografica della Calabria, è andato a Peppino Mazzotta per la sua performance in “Patres” di Saverio Tavano. Gli studenti degli istituti superiori della Locride, coinvolti nelle proiezioni dei cortometraggi in concorso, hanno invece decretato come miglior corto “When you wish upon a star” di Domenico Modafferi. Per il contest “La mia Calabria”, promosso negli istituti della Locride, il premio al miglior corto è stato assegnato a “’Na jornata in Calabria di tempi di nonni” degli studenti Caterina Bartolo e Denise Sollazzo del Liceo Classico Ivo Oliveti. Due menzioni speciali sono andate ai cortometraggi “La dolce vita” di Francesco De Leo e Michela Macrì, e “Vici u pacciu: storia di un visionario tra la Calabria e il cielo” di Francesca Caminiti, Sofia Coluccio, Davide Franco e Giuseppe Franco, sempre del Liceo Classico Ivo Oliveti. La cerimonia conclusiva è stata impreziosita dalla consegna del premio Gelsomino d’Oro, realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco, agli ospiti d’eccezione del festival: Anna Ferruzzo, Marcello Fonte, Francesco Montanari, Peppino Mazzotta e Fabrizio Ferracane.

La terza edizione del Gelsomini Film Festival, promossa e organizzata dalla Scuola Cinematografica della Calabria, sotto la direzione artistica di Lele Nucera, con il patrocinio delle amministrazioni comunali di Roccella Jonica, Siderno e Locri, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha visto partner dell’evento Gal Terre Locridee, Cooperativa sociale Pathos, “Cinema e immagini per la scuola”, “Dal mito al meta”; a supporto, inoltre, un’importante partnership tecnica. Il GFF ha confermato ancora una volta il valore di un evento che, oltre a valorizzare il territorio e promuovere i talenti emergenti, ha saputo costruire un dialogo generazionale tra pubblico, artisti e professionisti del settore, lasciando un segno profondo nel panorama culturale della Calabria.

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