Eugenio Bennato e Enrico Capuano: il gran finale di RadiCi
Con Eugenio Bennato e Enrico Capuano, il festival della musica popolare etnica e folk RadiCi si prepara al gran finale stasera e domani all'Arena dello Stretto
Festival RadiCi
Sono state serate intense e ricche di passione quelle del festival di musica popolare etnica e folk “RadiCi”. Spettacoli tutti caratterizzati dal comune elemento della riconnessione culturale alle origini, alla terra, alle tradizioni identitarie: attraverso la magia dei suoni, dei canti e delle danze. Quale strumento migliore per farlo se non quello della musica. Sono state migliaia le persone che hanno assistito ai primi quattro live previsti nel cartellone; l’ultimo in ordine quello degli eclettici “Renanera”: band lucana che ricontestualizza le musiche tradizionali con sonorità ed innesti elettronici di grande effetto.
Per il quinto degli eventi in programma sarà la volta dei Sabatum Quartet, per un percorso di esplorazione e scoperta dentro un variegato mondo musicale che declina la propria terra in modi diversi ma con elementi trasversalmente universali in ogni band che si è esibita.
Il gran finale con Bennato e Capuano
Mercoledi e giovedi la chiusura con due grandi nomi della scena folk popolare non solo per il sud Italia ma anche all’estero: Eugenio Bennato ed Enrico Capuano con la Tammurriata Rock. Due artisti che vantano già un importante seguito e tante felici esperienze. Per Bennato si tratta solo di un “ritorno a casa”, perchè la Calabria e la provincia reggina fanno parte integrale della sua formazione e del suo percorso. Due live di grande impatto che meritano il calore di un pubblico finora sempre presente e partecipe: mai annoiato.
RadiCi, un appuntamento fisso
L’Arena dello Stretto diviene scena, quindi, di cultura e tradizione popolare del Sud Italia e del Mediterraneo stesso; con l’idea che “Radici” divenga un appuntamento fisso, negli anni, ed un riferimento di prestigio della musica etno folk pop. Ultimi live da non perdere, dunque, per uno spettacolo assicurato di grande coinvolgimento per ogni fascia d’età: per riflettere sulle tradizioni del Mezzogiorno attraverso la leggerezza della musica.
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