Emanuele Filiberto di Savoia incanta il Premio Muse 2025

Sabato la cerimonia di consegna del secondo Premio Muse versione 2025 al principe che ha visitato Reggio Calabria per partecipare a una serie di eventi

Emanuele Filiberto di Savoia ha visitato la città di Reggio Calabria per partecipare a una serie di eventi organizzati dal Delegato Gran Magistrale per la Calabria degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, il nobile Avv. Domenico Lupis.

Questa occasione ha visto la consegna del secondo Premio Muse versione 2025, evento che si è svolto sabato scorso, 23 novembre, nella gremitissima sala d’arte Le Muse. La cerimonia ha attirato una folta partecipazione di autorità regionali e rappresentanti della società civile dell’area dello Stretto, tra cui amministratori locali e personalità di spicco.

La cerimonia e il premio

Il Premio Muse, che era stato programmato da tempo, è stato ufficialmente consegnato a S.A.R. il principe Emanuele Filiberto di Savoia. Ad aprire la serata, il presidente delle Muse, prof. Giuseppe Livoti, visibilmente emozionato, ha sottolineato l’importanza della data, definendola storica per l’associazione. Il principe di Piemonte e di Venezia, XXVII Duca di Savoia e Gran Maestro dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, ha ricevuto il premio in riconoscimento del suo impegno sociale e per il suo legame storico con la città di Reggio Calabria.

La serata è stata arricchita da momenti musicali, grazie alla partecipazione del Conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, con la violinista Cecilia Popa Mare.

Motivazione del premio

Il premio è stato assegnato a S.A.R. Emanuele Filiberto per il suo impegno verso i più deboli e per la sua attenzione costante verso coloro che vivono in difficoltà. In particolare, il principe è stato premiato per i suoi numerosi eventi di beneficenza, che contribuiscono a sostenere progetti di integrazione sociale e di aiuto per chi vive la condizione di disabilità. Inoltre, è stato ricordato il legame storico del principe con Reggio Calabria, simbolicamente testimoniato dal monumento posto sul Molo di Porto Salvo, dove il Re Vittorio Emanuele III era sbarcato nel 1900, per la prima volta come Sovrano, dopo l’assassinio del padre, Umberto I.

Opere d’arte in omaggio al principe

Per l’occasione, i soci dell’associazione Muse hanno realizzato e consegnato a S.A.R. Emanuele Filiberto alcuni importanti oggetti d’arte. Tra questi, due ritratti, uno a olio e l’altro a acquarello, realizzati dalle artiste Tina Nicolò e Cristina Benedetto, che hanno saputo cogliere la regalità e l’autenticità del volto del principe. Inoltre, sono state presentate alcune cartoline d’epoca restaurate dalla fotografa Dafne Nocito. Un omaggio particolare è stato la penna realizzata dall’orafa e socia Muse, Wanda Simone, che ha lavorato su una base in legno di ulivo, impreziosita con torchon e rilievi in argento, celebrando la storia archeologica della Calabria.

I saluti istituzionali e le parole del principe

Il saluto istituzionale è stato affidato alla senatrice Tilde Minasi, componente della Commissione Nazionale Antimafia. Durante la cerimonia, S.A.R. Emanuele Filiberto si è concesso al pubblico, condividendo alcuni ricordi di famiglia. Il principe ha ribadito con forza la sua condanna delle leggi razziali, affermando: «sento tutto il peso sulle mie spalle» e aggiungendo che si dissocia fermamente da esse. Ha inoltre espresso il suo affetto per la Calabria, raccontando di come visiti spesso la regione anche in forma privata. «Amo questa terra con i suoi colori, le sue atmosfere, i suoi sapori», ha dichiarato, sottolineando la bellezza della realtà culturale che ha scoperto a Reggio Calabria.

Il principe ha continuato, esprimendo ammirazione per l’impegno culturale che ha trovato nella città, evidenziando l’amore e la passione che il presidente Livoti, le vice presidenti Orsola Latella e Stefania Isola, e tutti i soci dell’associazione Muse dedicano alla città. «È proprio vero, come la cultura riscatta i territori», ha affermato, riconoscendo il valore della cultura come strumento di crescita e rinascita sociale. Concludendo il suo intervento, ha parlato anche della sua vita personale, dicendo che, sebbene porti sempre con sé la storia della sua famiglia, l’amore e l’affetto delle sue figlie sono per lui un costante punto di riferimento nei momenti difficili.

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