Domina: a Palmi l’opera di Mattia Trotta dedicata alla Donna
Targata Prometeus, l'opera dell'artista di fama nazionale Mattia Trotta sarà pronta per la fine del mese di novembre presso villa Mazzini
Si chiama “Domina” ed è la nuova importante opera artistica che impreziosirà Villa Mazzini a Palmi. Realizzata dall’artista di fama nazionale Mattia Trotta, su commissione dell’associazione Prometeus, l’opera vedrà la luce alla fine del mese di novembre, nella cittadina della Costa Viola.
Mattia Trotta, il “fabbro-tessitore”
Nato a Savona nel 1980, Trotta vive e lavora in Valcamonica nel borgo di Bienno in provincia di Brescia.
Scultore poliedrico è celebrato dalla critica e dal pubblico per le sue meravigliose creazioni, che si esprimono attraverso una personale e innovativa tecnica che prevede la lavorazione plastica del filo metallico. Le sue sculture sono per lo più realizzate in filo di bronzo e acciaio.
L’artista è stato definito “un fabbro-tessitore” che con “grazia e potenza” dà forma alla “materia che vibra visibilmente sotto i nostri occhi”.
“Domina” a Palmi
Anche per Prometeus, Mattia Trotta ha creato un mezzobusto composto da fili di bronzo e acciaio, che si scontrano e si ammassano. L’opera, dedicata alla Donna, esprime ed esalta l’essenza del Femminile, oggi più che mai al centro di molte discussioni sociologiche e filosofiche.
«Rappresentare “la donna” – afferma lo stesso Trotta – è stato assai arduo in quanto parliamo di metà della sfera degli esseri viventi, o ancora meglio una “Entità” presente in tutte le cose, siano esse fisiologicamente maschili o femminili, esseri viventi o inanimati, molecole, atomi».
«I termini che, per associazione libera, ho voluto descrivere nell’opera, – continua l’artista – accanto a quello principale della donna, sono: Femminilità, Generatrice, Dolcezza, Grazia, Madre, Accoglienza, Fecondità, Natura, Terra, Creazione; la donna inoltre per antonomasia, fisiologicamente, spiritualmente ed energeticamente è legata agli influssi della Luna, e quindi molto legata all’acqua, dall’acqua ha origine la Vita, il Mare, le sue creature».
In Domina, spiega ancora Troffa, «appare un uovo che amo chiamare “Ovoid Devoid”: l’uovo, come simbolo della Vita, del suo grande mistero e della potenza generatrice, della rinascita, racchiusa in una così elegante, sottile e fragile corazza. L’uovo è la rappresentazione del seme primordiale, da cui tutto ha avuto inizio; per la sua purezza e la sua forma perfetta è anche simbolo della perfezione divina».
«Celebrare, nel Sud d’Italia, la donna e il suo colorato universo – conclude emozionato lo scultore – è un onore che difficilmente la mia anima artistica dimenticherà».
Lavori in corso alla Villa
Nel frattempo, i volontari della Prometeus, tra i quali Franco Pardeo, Nino Genovese ed Enzo Solano, sotto lo sguardo attento del presidente Saverio Petitto, hanno avviato i lavori nel sito della Villa comunale dove sorgerà l’opera, interamente finanziata da cittadini e ditte locali e senza attingere a fondi pubblici.
In questi anni di alacre attività, infatti, l’Associazione Prometeus è stata esempio di un impegno puro e disinteressato per il bene comune. Le iniziative e le opere messe in campo, tra cui la scultura di Mattia Trotta che accrescerà la bellezza di Villa Mazzini a Palmi, sono frutto di un lavoro attento, di una visione condivisa dai soci, che con generosità dedicano il proprio tempo alla cura e alla tutela della propria terra.