“Come un Granello di Sabbia”: teatro e giustizia al San Bruno

Domani appuntamento alle 17:00 al teatro San Bruno di Reggio Calabria con "Come un granello di sabbia. Umanità imprigionate in un ingranaggio imperfetto" promosso dal COA di RC con la partecipazione di Mana Chuma Teatro

Come un granello di sabbia photo credit Marco Costantino Foto di Marco Costantino

“Come un Granello di Sabbia. Umanità imprigionate in un ingranaggio imperfetto”. E’ il titolo dell’evento che si terrà domani 18 marzo alle ore 17:00 al teatro San Bruno di Reggio Calabria. Una serata, promossa dalla Commissione per la Formazione Penale del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria in collaborazione con Mana Chuma teatro, di grande valore sociale, che intreccia teatro e giustizia per raccontare la drammatica realtà del carcere e degli errori giudiziari.

Il teatro come strumento di denuncia

La compagnia Mana Chuma Teatro metterà in scena la pluripremiata opera “Come un Granello di Sabbia”, che racconta la toccante vicenda di Giuseppe Gulotta, vittima di uno dei più clamorosi casi di malagiustizia in Italia. Gulotta, presente in sala, porterà la sua testimonianza diretta, offrendo un’opportunità unica di riflessione.

Con oltre 130 repliche in prestigiosi festival e teatri in Italia e all’estero (tra cui Stati Uniti, Francia, Germania, Malta, Tunisia e Macedonia del Nord), la rappresentazione scritta e diretta da Massimo Barilla e Salvatore Arena, con Salvatore Arena sul palco, si distingue per la sua narrazione intensa e profondamente umana. Le musiche di Luigi Polimeni e le scenografie di Aldo Zucco completano l’opera.

Una storia di speranza e resilienza

Lo spettacolo ripercorre con poesia e senza retorica la storia di Gulotta: dalla giovinezza interrotta all’arresto, dalle torture ai silenzi della giustizia, fino alla sua ostinata lotta per la libertà.

Salvatore Arena, unico attore sul palco, presta la sua voce a Giuseppe e ad altri personaggi chiave, tra cui un vicequestore combattuto, un ufficiale dei Carabinieri e i familiari del protagonista. Un’opera che non solo denuncia, ma apre una profonda riflessione sulla dignità umana e sul senso di giustizia.

Il confronto tra gli esperti

A seguire, si entrerà nel vivo del dibattito moderato dall’avvocato Emilia Vera Giurato, con i saluti di Rosario Maria Infantino, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, e gli interventi di: Cinzia Barillà, Giudice presso il Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria; Gianpaolo Catanzariti, Referente dell’Osservatorio Carcere UCPI; Stefano Musolino, Procuratore Aggiunto di Reggio Calabria; Giovanna Russo, Garante Regionale delle Persone Detenute; Carlo Morace, Componente OCF Distretto di Reggio Calabria; Francesco Siclari, Presidente della Camera Penale di Reggio Calabria; Katia Colica, Scrittrice e Drammaturga.

Gli ospiti offriranno uno sguardo approfondito sulla realtà carceraria, evidenziando problematiche quali l’isolamento, la mancanza di opportunità di reinserimento e la distanza tra detenuti e società.

Diritto e arte: l’installazione Noise

Durante l’evento sarà possibile ammirare Noise, l’installazione artistica di Ninni Donato, già esposta alla Biennale dello Stretto, che esplora il concetto del tempo sospeso in carcere.

L’incontro affianca, arte e diritto, due mondi diversi ma ugualmente essenziali per una società sana, e rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare il pubblico sul tema della giustizia e dell’umanità dietro le sbarre, avvicinando il mondo recluso a quello libero.

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