Capitale Cultura 2027, ci siamo: il 12 marzo la proclamazione
Sarà proclamata il prossimo mercoledì la Capitale italiana della Cultura 2027 dal ministro Giuli. Per Falcomatà: la città ha già vinto
Ci siamo quasi, mercoledì prossimo verrà proclamata la Capitale italiana della Cultura 2027 dal Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. L’annuncio sarà dato nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà, alle ore 11.30, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura alla presenza della Giuria di selezione e dei rappresentanti delle città candidate. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero della Cultura, al link https://youtube.com/live/QMv7QO-Ahz8
Le candidate
Dopo un percorso di valutazione, la Giuria indicherà al Ministro il progetto vincitore. In corsa per l’agognato titolo, oltre Reggio Calabria, con il suo Cuore del Mediterraneo, ci sono: Alberobello (Puglia) – “Pietramadre” Aliano (Basilicata) – “Terra dell’altrove” Brindisi (Puglia) – “Navigare il futuro” Gallipoli (Puglia) – “La bella tra terra e mare” La Spezia (Liguria) – “Una cultura come il mare” Pompei (Campania) – “Pompei Continuum” Pordenone (Friuli Venezia Giulia) – “Pordenone 2027. Città che sorprende” Sant’Andrea di Conza (Campania) – “Incontro tempo” e Savona (Liguria) – “Nuove rotte per la cultura”.
Titolo e contributo
Alla città vincitrice sarà assegnato un contributo di un milione di euro per attuare il programma culturale presentato nel dossier di candidatura.
Il titolo di Capitale italiana della Cultura sarà formalmente conferito dal Consiglio dei Ministri, con propria delibera, dietro proposta del Ministro della Cultura, che recepisce la raccomandazione della Giuria di selezione.
L’iniziativa, promossa dal Ministero della Cultura, si inserisce nel più ampio obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale italiano, favorendo la crescita delle città italiane attraverso la cultura.
Il tavolo resterà operativo
Un ulteriore momento di confronto, utile non solo a condividere l’esperienza dell’audizione finale per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2027, ma anche a far proseguire il percorso partecipato che ha visto coinvolte le realtà culturali, associative e istituzionali della città in un tavolo che resterà aperto e operativo. Incontrando ieri pomeriggio i referenti delle associazioni nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha voluto innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al progetto “Cuore del Mediterraneo” «non solo per il lavoro che è stato fatto, ma anche per la spinta morale che c’è stata nel giorno dell’audizione a Roma». Il primo cittadino l’ha definita «l’esperienza più emozionante di questi quasi undici anni a Palazzo San Giorgio» perché, ha aggiunto, «abbiamo fatto vedere ciò che davvero siamo in termini di gioco di squadra, di condivisione di un percorso che deve, comunque, andare avanti». Riportando le reazioni positive all’audizione da parte dei componenti della Giuria, il sindaco ha inoltre condiviso con i presenti la soddisfazione per un lavoro che «è stato davvero il frutto di un impegno collettivo».
Falcomatà: “Reggio ha già vinto”
In attesa dell’esito della proclamazione della città vincitrice che verrà ufficializzata il prossimo 12 marzo, sia il primo cittadino che i referenti delle associazioni intervenuti nel corso dell’incontro hanno condiviso la consapevolezza che «Reggio ha già vinto» anche perché il metodo di condivisione e di proposta, adottato nell’affrontare questo percorso e apprezzato da tutte le realtà coinvolte, «è già realtà». Per questo Falcomatà ha proposto ai componenti del tavolo di continuare a riunirsi per programmare le attività culturali nell’arco di tutto l’anno «coordinandoci, scambiandoci idee, integrandole e facendole confluire in una proposta condivisa della città, in una visione che unisca e dia il senso dell’identità e dell’appartenenza».
Nel corso della riunione sono intervenuti anche il vicesindaco Paolo Brunetti, l’assessore Carmelo Romeo, la dirigente Luisa Nipote, la direttrice dell’Archivio di Stato Angela Puleio, oltre ai rappresentanti di diverse delle realtà associative che fanno parte del “tavolo” e alla presidente della Consulta comunale per le politiche sociali e culturali, Marisa Cagliostro. Da alcuni interventi è emersa, tra le altre cose, l’amarezza per il mancato sostegno della Regione Calabria – a differenza di quello arrivato da molti Comuni calabresi e da Messina – ma unanime è stato l’apprezzamento per il metodo portato avanti dall’Amministrazione comunale, al pari della soddisfazione per l’innegabile risultato di aver risvegliato in tutti i reggini l’orgoglio di essere parte attiva di una comunità che sa valorizzare la sua storia guardando sempre al futuro.