Canoa, un viaggio tra sport e sociale

La canoa come sport per tutti, per il sociale e come volano per la promozione turistica del territorio reggino. Ne parliamo con Santo Cagliostro del Dragon Team Asd

Chi l’ha detto che l’escursionismo sia solo con scarponi e bastoncini? O che uno sport acquatico non possa diventare un mezzo per difendere l’ambiente? O, ancora, che a colpi di pagaia non si possa promuovere il territorio? Di cosa stiamo parlando? Della canoa, naturalmente. Uno sport per tutti, a impatto zero che diventa uno strumento per salvaguardare il territorio e fare da traino per il turismo.

Ne è convinto Santo Cagliostro, preparatore atletico e frontman del Dragon Team Asd (e attuale campione italiano di canoa polinesiana) che da quando ha aperto il proprio club ha stretto collaborazioni con svariate associazioni reggine, credendo fermamente che la canoa sia un viaggio tra sport e sociale, una disciplina completa, inclusiva, totalmente rispettosa dell’ambiente e da fare tutto l’anno.

 

Ma partiamo dall’inizio.

Un club, una mission

Quella di Cagliostro è una mission sin dalla nascita del club nel 2022, in era post-Covid. “La mia idea era quella di creare una struttura che accogliesse più persone possibili con più idee diverse possibili, sempre però accomunate dalla pratica sportiva che è quella della canoa. Con questa idea ho creato il club e tutte le attrezzature che nel tempo ho acquistato e messo a disposizione del team sono destinate sia ad un uso prettamente sportivo, sia ad un uso ludico, sia ad un uso formativo, perché tra le varie realtà che abbiamo coinvolto ci sono anche quelle scolastiche, come, ad esempio, la Nosside, il Lazzarino, il De Amicis-Bolani e il Vittorino Da Feltre” conferma il preparatore del Dragon Team.

“Abbiamo formulato non solo pacchetti agevolati per i ragazzini che volevano avvicinarsi a questo sport, ma anche partecipato ai voucher promossi dalla Regione Calabria e creato un’offerta formativa sia come club, sia a livello di federazione, per cui i ragazzi hanno partecipato ai nostri corsi in maniera gratuita, mettendo a disposizione la struttura della TechnoFitness (dove il Dragon Team ha sede) e le attrezzature del club stesso, dai gommoni di salvataggio, ai giubbetti, sino al personale tecnico specializzato” spiega ancora Cagliostro. E aggiunge: “Abbiamo anche stipulato accordi con l’Università Mediterranea per cui studenti, docenti e personale dell’ateneo possono partecipare alle nostre attività in maniera agevolata”.

La canoa per l’ambiente

Una collaborazione che non si ferma alle scuole e all’università. Il Dragon Team è, infatti, un club sportivo aperto al sociale su tutto il territorio. Sul fronte ambientale è da sottolineare la collaborazione con Plastic Free. L’ultimo evento nazionale “Sea&Rivers” di fine settembre ha visto infatti gli sforzi coordinati del team capitanato da Cagliostro insieme ai volontari di Plastic Free per la pulizia ambientale delle coste e degli argini del Parco Lineare Sud.

“Essendo dei ciclisti del mare, noi viaggiamo con le nostre imbarcazioni lungo tutta la costa reggina e abbiamo cognizione delle condizioni in cui versa, e, purtroppo ci siamo resi conto che, oltre agli scarichi fognari a cielo aperto che sono veramente ignobili, la costa è abbandonata a se stessa. Questo ci ha spinto a collaborare con l’associazione Plastic Free quanto meno per ripulire periodicamente questa zona costiera” illustra Santo Cagliostro. L’evento di fine settembre si è svolto partendo dal Parco Lineare e spostandosi sia verso il torrente Calopinace, sia verso Torre Lupo. “Abbiamo fatto da supporto, insieme alle altre associazioni di quartiere ed è stata una bella manifestazione che ha aggregato diverse realtà del territorio facendo raccogliere almeno un paio di camion di rifiuti”.

Non è la prima volta che il Dragon Team collabora con Plastic Free, visto che a giugno, “in occasione della seconda regata organizzata dal nostro club abbiamo ospitato Leone Ortega, l’atleta che ha fatto il giro d’Italia in canoa seguendo tutte le tappe di Plastic Free e portando il messaggio di un’ecologia sostenibile in tutto il territorio nazionale”.

Sempre sul fronte ambientale, “una cosa che mi preme tanto – ci tiene a sottolineare Cagliostro – è il progetto che stiamo presentando per gli istituti scolastici reggini che rientra nell’Agenda Europea 2030, improntato in maniera massiva sull’ecologia, al fine di sensibilizzare i ragazzi sul recupero delle plastiche”. Parte della raccolta che verrà effettuata all’interno degli istituti, spiega, “verrà utilizzata per poter stampare delle canoe. Quindi riciclo sostenibile, la tua bottiglietta di plastica domani può diventare la tua canoa e con la tua canoa puoi andare in giro per le spiagge e recuperare altra plastica creando così un circolo virtuoso”.

La canoa è donna

Ma non soltanto ambiente, la canoa è anche donna. Uno sport decisamente calzante per l’universo femminile, visto che richiede tenacia e caparbietà, conferma lo stesso Cagliostro che nel suo club ha molte atlete “che sono quelle che hanno più medaglie. Non solo nell’ultima gara interregionale in cui abbiamo conquistato diversi titoli sia nello sprint che nella gara di fondo, e in cui una delle mie migliori atlete, Giada Quattrone, ha conquistato il titolo di campione regionale, ma anche nei campionati italiani che si sono svolti a Giardini Naxos e in tante altre”.

Tra l’altro, quello che non tutti sanno è che “la canoa è uno sport indicato, un aiuto concreto per le donne che hanno subito trattamenti oncologici, e nel peggiore dei casi, operazioni al seno, perché è uno degli sport che maggiormente agevola la struttura linfatica e muscolare”. Proprio su questo versante il Dragon Team ha portato avanti con l’associazione Grace, precisa Cagliostro, “un percorso di sostegno volto a dare supporto psicologico alle donne che hanno subito o subiscono trattamenti oncologici, offrendo corsi gratuiti di canoa”.

L’anno scorso, accanto a questo progetto che si chiamava Paddle For Woman, prosegue il mister, “abbiamo aderito anche al Paddle for Young, un progetto, in collaborazione con le suore dell’Eremo, dedicato ai ragazzi che avevano difficoltà economiche o comunque appartenenti a famiglie disagiate o anche bambini che avevano subito abusi da parte delle famiglie e dalle quali erano stati allontanati con provvedimenti del tribunale dei minori”.

Un volano per il turismo

Canoa anche come traino per il turismo. Navigare su acque cristalline, circondato dalla bellezza della natura mentre si socializza con chi condivide la tua passione, con sullo sfondo gli scenari della costa Viola, il castello Ruffo di Scilla o l’incontaminata Cala Janculla, solo per fare un esempio. “Questo è possibile con la canoa e dà l’idea di quanto questo sport possa fare da volano turistico per la nostra città. L’utenza è veramente sterminata perchè alla canoa si avvicinano sia gli escursionisti tout court che i semplici amatori, perché abbiamo delle coste fenomenali” sostiene Cagliostro. “Quest’estate assieme all’associazione Aspromonte Wild abbiamo organizzato dei tour sulla costa che va da Bagnara a Cala Janculla così come con l’associazione Altri Orizzonti abbiamo fatto delle escursioni sulla costa Viola da Scilla verso Cannitello. È un tipo di canoa escursionistica, più tranquilla, guardi il paesaggio e ti godi il mare. Abbiamo fatto tante esperienze di questo tipo e sono adatte a tutti”.

Canoa per tutti, quindi…

Ebbene sì, perchè “praticare questo sport qui o in qualunque altro circolo del mondo vuol dire stare a contatto con la natura. Il canoista ha di per sé uno spirito di apprezzamento della natura, perché ci vive dentro, io che ho un circolo sul mare posso apprezzare la costa, i tramonti, la brezza marina, è uno sport veramente integrato dentro la natura stessa” aggiunge il preparatore del Dragon Team.

E poi “è uno sport diversificato perché dove c’è un bacino d’acqua, dolce o salata, la canoa si può fare. In Calabria abbiamo delle società sportive nell’alto Calabro ad esempio a Laino Borgo, sul fiume Lao che è l’unico fiume navigabile, così come a Lorica”. Senza contare che “è uno sport formativo perché il gesto tecnico che viene espresso sulla canoa è un gesto di resistenza, di forza, ciclico e può imparare chiunque e a qualsiasi età, sia d’estate che d’inverno”.

Tra l’altro, “è uno sport inclusivo, perchè adeguando le imbarcazioni anche chi ha problemi di disabilità può svolgere quest’attività. Del resto, quest’anno a Parigi, nel corso delle Paraolimpiadi, l’Italia con la Paracanoa si è presa le sue belle soddisfazioni” chiosa Cagliostro. “Il mio club, l’unico da Roma a Marsala, ha le attrezzature ad hoc per far questo. Ossia le canoe polinesiane che sono quelle con il bilanciere laterale, cioè un supporto che consente un appoggio maggiore all’imbarcazione e che permette alle persone che non hanno l’utilizzo delle gambe di fare canoa”.

In Calabria, una rinascita e un auspicio

“Siamo in rinascita, posso affermarlo sicuramente, dopo anni in cui si è assistito ad una sorta di abbandono, anche da circoli che hanno lasciato la scena competitiva, da quando ci siamo noi c’è una sorta di riavvicinamento a questo sport.  Non perché ci sia il mio club che è l’ultimo arrivato ma forse perchè la nostra presenza ha risvegliato una voglia di fare che era sopita – dichiara Santo Cagliostro – e non solo a Reggio, dove peraltro c’è il 50% dei circoli di tutta la Calabria”.

Una rinascita per la canoa dunque e anche un auspicio: “Credo che lavorare insieme, organizzare eventi e gare qui senza essere costretti ad andare fuori, creare sinergia tra le associazioni e le istituzioni, può far bene a tutti e soprattutto alla città, perché lo sport può rappresentare un eccellente volano per il turismo e la canoa, con la sua full immersion nel nostro mare e nelle nostre coste può diventare un’altra eccellenza del territorio” afferma Cagliostro. E conclude “è uno sport semplice, inclusivo e davvero per tutti, dove c’è il piacere di godersi il viaggio!”

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