Arghillà, scatti d’insieme nel progetto di Antonio Sollazzo
Presentato a Spazio Open il progetto fotografico di Antonio Sollazzo "Arghillà, sguardi d'amore e rabbia" che assieme ad alcune abitanti e volontari della rete Energie di Comunità ha realizzato un calendario fotografico
Una sala stracolma di pubblico ha accolto nei locali di Spazio Open a Reggio Calabria la presentazione del nuovo progetto fotografico di Antonio Sollazzo dal significativo titolo: “Arghillà, sguardi d’amore e rabbia. Scatti d’insieme per la solidarietà e la giustizia sociale“. Tante foto confluite in un calendario realizzato con il coinvolgimento attivo dei volontari e delle volontarie storici del territorio, che si sono nel tempo coordinate nella rete “Energie di Comunità”, e di alcune residenti del territorio.
Dodici scatti, uno per ogni mese del nuovo anno, che brillano di luce emozionale e rappresentano il senso di uno scambio e della condivisione di valori con un territorio molto importante per la città di Reggio Calabria.
Sollazzo, uno tra i più rinomati professionisti della fotografia, ha spiegato la genesi di questo lavoro che rappresenta un unicum nel panorama artistico fotografico e il cui ricavato sarà devoluto per continuare la realizzazione di azioni benefiche sul territorio.
“L’idea nasce e si sviluppa nei mesi di settembre e ottobre da una ricerca di toni e colori ambientali adeguati a quello che da sempre considero uno dei luoghi più belli della città. Sono stato varie volte ad Arghillà per realizzare foto e reportage. Qui l’idea è proprio quella del titolo che abbiamo scelto insieme ai volontari e volontarie della rete Energie di Comunità. A volte mi chiedo – ha sottolineato con un po’ di amarezza – come avrebbero valorizzato questo territorio se lo avessero avuto in altre città invece di ghettizzarlo come è stato fatto qui. Unendo le forze, i volontari assieme alle persone del luogo si realizzano cose positive”.
Un lungo racconto quello di Sollazzo accompagnato dalle immagini proiettate sullo schermo, molto più delle dodici che poi sono state sintetizzate nei vari mesi.
A sottolineare il progetto alcuni esponenti della rete di associazioni che da anni svolgono attività nel territorio. “È una comunità, quella di Arghillà che ci dà molto più di quanto riusciamo a dare noi”, spiega Eleonora Scrivo.
“Si è trattato di uno scambio emozionale – ha sottolineato anche Katia Colica – ci sentiamo tutti parte di una unica comunità”. Concetto ribadito anche da Paolo Cicciù: “Chi giudica Arghillà deve ricredersi, è una comunità normale. È importante non dividersi, stare insieme, senza distinzioni non per cercare consolazioni ma per far scaturire l’energia di una comunità”.
Un ringraziamento particolare a Cristina Delfino che, come ha sottolineato Eleonora Scrivo, è diventata negli anni una figura di riferimento importante per le famiglie di Arghillà.
“Ringrazio Antonio Sollazzo che con le sue foto ha reso più visibili alcuni aspetti di Arghillà” ha detto Delfino, sottolineando il rapporto di fiducia e di scambio reciproco, “un dare e avere” che si è consolidato dopo tanti anni di attività nel territorio.
Una rete, quella di Energia di Comunità che lavora con continuità, spesso nel silenzio e senza la ricerca di clamori mediatici, con lo spirito di un sano rapporto di amicizia e condivisione con le famiglie di Arghillà.
L’emozione sincera di uno scambio pienamente rappresentata negli scatti di Antonio Sollazzo.