Anche a Reggio suona la prima campanella…ma senza cellulari!
Inizia oggi il nuovo anno scolastico per gli studenti reggini, rinviato a causa delle festività mariane. Tra le novità il divieto assoluto dell'uso del cellulare alle elementari e alle medie
Anche Reggio torna sui banchi di scuola. Dappertutto ormai l’anno scolastico è già iniziato, in alcune regioni addirittura il 12 settembre scorso e nel resto della Calabria il 16. Oggi, la prima campanella suona pure per gli studenti reggini, dopo il rinvio dal 16 al 19 settembre per via delle festività mariane.
Addio, quindi, alle vacanze per le scuole di ogni ordine e grado e ripresa a pieno titolo della routine. Per le prossime festività occorrerà attendere la fine di ottobre: “Il ponte di Ognissanti”.
Una delle novità di quest’anno, non solo a Reggio ma in tutta Italia, è il divieto assoluto dell’uso del cellulare anche a scopo didattico. Una novità che non è piaciuta a molti e che riguarderà tutti gli studenti delle scuole elementari e medie, a pena di sanzioni disciplinari. Per i più piccoli torna anche il tradizionale “diario” di carta ormai abbandonato.
Il calendario delle lezioni e i giorni di festività
Partiamo con il calendario. Il primo giorno di scuola, originariamente fissato per lunedì 16 settembre così come stabilito dalla giunta regionale guidata da Roberto Occhiuto (Decreto della Regione Calabria n. 20 del 17/04/2024) è slittato ad oggi.
A Reggio Calabria, dunque, il 19 settembre il primo giorno di scuola per l’anno scolastico 2024/2025 che terminerà il 7 giugno, per tutti gli ordini e grado d’istruzione, eccetto la scuola dell’infanzia il cui termine di chiusura è previsto per il 30 giugno 2025.
202 il totale delle giornate di lezioni obbligatorie previste dal calendario regionale. Oltre alle festività nazionali previste dal Mim per tutte le scuole, le attività didattiche nelle scuole reggine non si svolgeranno, inoltre, sabato 2 novembre 2024 (commemorazione dei defunti), da lunedì 23 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025 (vacanze di Natale), da giovedì 17 a martedì 22 aprile 2025 (vacanze di Pasqua), il 25 aprile (festa della Liberazione) e sabato 26 aprile 2025 (interfestivo). Infine, in occasione del primo maggio festività nazionale, spetteranno anche venerdì 2 e sabato 3 maggio 2025 (interfestivi) e, da ultimo, il 2 giugno festa della Repubblica.
Le festività
Festività e/o Interruzioni attività | Date |
Festa di Tutti i Santi e Commemorazione dei Defunti | venerdì 1 novembre e sabato 2 novembre 2024 |
Festa dell’Immacolata Concezione | domenica 8 dicembre 2024 |
Vacanze di Natale | da lunedì 23 dicembre 2024 a lunedì 6 gennaio 2025 |
Vacanze di Pasqua | da giovedì 17 a martedì 22 aprile 2025 |
Anniversario della Liberazione | venerdì 25 Aprile 2025 |
Interfestivo | sabato 26 aprile 2025 |
Festa del Lavoro | giovedì 1 maggio 2025 |
Interfestivo | da venerdì 2 a sabato 3 maggio 2025 |
Festa Nazionale della Repubblica | lunedì 2 Giugno 2025 |
Festa del Santo Patrono |
Addio al cellulare
Arrivando al divieto di uso del cellulare, è stato il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), con la circolare n. 5274 dell’11 luglio 2024, a fornire nuove indicazioni in merito all’uso degli smartphone nel primo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2024/2025.
Un divieto ribadito anche dalle Nuove Linee Guida del MIM entrate in vigore il 7 agosto 2024.
Nelle motivazioni della circolare, la preoccupazione per l’impatto negativo che l’uso eccessivo dei cellulari può avere sullo sviluppo cognitivo dei ragazzi, dati gli studi internazionali in materia (tra cui il Rapporto Unesco 2023 e il Rapporto Ocse 2022) che hanno evidenziato come l’utilizzo continuo dei telefonini sin dall’infanzia e nella preadolescenza può determinare perdita di concentrazione e di memoria, diminuzione della capacità dialettica, dello spirito critico e dell’adattabilità.
Da qui la decisione del ministro Valditara, di “bandire” totalmente i cellulari, a partire dall’anno scolastico 2024-2025, dalle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.
Spetta alle istituzioni scolastiche aggiornare i regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa, prevedendo anche specifiche sanzioni disciplinari per gli alunni che dovessero contravvenire al divieto di utilizzo in classe dello smartphone.
Il buon vecchio diario
Torna anche il caro diario. La circolare interviene infatti sul registro elettronico vista l’ormai diffusa consuetudine di assegnare i computi a casa esclusivamente mediante notazione sullo stesso.
Per cui, al fine di sostenere fin dai primi anni della scuola primaria e proseguendo nella scuola secondaria di primo grado, “lo sviluppo della responsabilità degli alunni nella gestione dei propri compiti, dosando al contempo il ricorso alla tecnologia – si legge nel documento del MIM – si raccomanda di accompagnare la notazione sul registro elettronico delle attività da svolgere a casa con la notazione giornaliere su diari/agende personali”.