“Alvaro. Più di una vita” (Castelvecchi Editore) segna il ritorno della scrittrice Giusy Staropoli Calafati che dopo Terra Santissima (Laruffa Editore), con cui è stata proposta al Premio Strega 2022 da Corrado Calabrò, regala ai lettori un romanzo intenso e coinvolgente.

L’opera, in uscita il 14 marzo, rende omaggio alla figura di Corrado Alvaro, nel 130° anniversario dalla sua nascita, e celebra l’Italia attraverso il racconto della vita e delle esperienze di uno dei più importanti scrittori del Novecento.

Un viaggio tra letteratura, storia e politica

Con la prefazione del professor Aldo Maria Morace, massimo esperto di Alvaro in Italia, il romanzo trasforma la biografia dello scrittore – vincitore del Premio Strega 1951 – in un viaggio tra storia, letteratura e politica.

Dall’infanzia in Calabria al trasferimento a Roma, dalle esperienze al fronte alla persecuzione sotto il regime fascista, fino ai viaggi in Europa e all’impegno nei principali giornali italiani: la nuova fatica letteraria della Staropoli Calafati offre uno spaccato autentico dell’Italia in trasformazione.

Non solo biografia ma una storia d’amore e resistenza

“Più di una vita non è un semplice romanzo biografico su Corrado Alvaro. È di più. Non parte dalla Calabria – racconta Giusy Staropoli Calafati – ma da Roma, in Vicolo del Bottino, in una casa di Piazza di Spagna, con lo sguardo sulla scalinata della Trinità. Attraversa quasi tutta l’Italia, arriva in Europa e poi ritorna. Va al fronte, affronta il regime. Entra nel salotto di Margherita Sarfatti, nel villino di Pirandello, fino alla casa di Maria e Goffredo Bellonci. Segue la nascita del Premio Strega e premia Corrado Alvaro nel 1951. Dalle colonne delle terze pagine dei principali giornali italiani, racconta la vita del Paese. Ma è soprattutto una storia d’amore: tra la contessina dell’Impruneta e quell’intellettuale tanto stimato; tra Laura Babini e un giovane montanaro, sotto i portici di Bologna; tra la poetessa Cristina Campo e lo scrittore Corrado Alvaro”. 

Un’opera che valorizza l’eredità di Corrado Alvaro

Ricca di aneddoti inediti e dettagli personali, l’opera va oltre i classici saggi per offrire un ritratto intimo di Alvaro. L’autrice si propone di portare lo scrittore calabrese nelle scuole, affinché la sua eredità letteraria venga finalmente riconosciuta e valorizzata.

Nella prefazione, Aldo Maria Morace scrive: “È un Alvaro umano, stupendamente umano, quello che scaturisce dal respiro della sua narrazione, mai mortificata e circoscritta nella documentarietà: un Alvaro che vibra di accensioni e di durezze, di drammi familiari e di incredibili resilienze al male individuale e storico (l’Italia è un ‘Paese [che] non diverrà mai uomo, mai adulto, mai responsabile’)”. E ancora: “C’è una verità saggistica, che è quella degli storici della letteratura; e c’è una verità più vera, che solo la scrittura narrativa giunge a carpire al segreto di un uomo, rivelandolo. È il risultato cui è pervenuta Giusy Staropoli; e non posso che invidiarla sanamente”. 

Dalla pagina al grande schermo?

Finora, Corrado Alvaro è stato al centro di studi e saggi letterari, ma mai prima d’ora la sua storia è stata raccontata in forma romanzata. Alvaro. Più di una vita è il frutto di un lavoro di ricerca e passione da parte di una scrittrice che ha sempre fatto della Calabria la sua bandiera. E chissà che non possa trasformasi in un film per il cinema, passando dalla pagina al grande schermo.

Il libro sarà disponibile in libreria dal prossimo 14 marzo, mentre la prima presentazione nazionale è prevista per il 15 aprile presso la Cittadella della Regione Calabria, nell’ambito delle celebrazioni per il 130° anniversario della nascita di Alvaro. L’evento darà ufficialmente inizio alle iniziative per riscoprire e valorizzare uno degli autori più signficativi del Novecento italiano.