Falcinelli con le sue opere rivoluziona lo sguardo su qualcosa che si dà per scontato: le facce. Nell’arte, nei film, nelle pubblicità, su TikTok e anche nello specchio. La faccia è la parte del corpo più soggetta ad attribuzioni di senso e, anche se tendiamo a considerarla qualcosa di “naturale”, i volti sono sempre una costruzione culturale. Con immensa profondità di analisi e verve narrativa, l’autore romano di “Visus – Storie del volto dall’antichità al selfie” inventa una facciologia, chiamando in causa l’arte, la semiotica, le neuroscienze, la storia politica, la moda e i cosmetici. Perché, il volto che ci costruiamo, può determinare la vita che faremo.
“L’Accademia di Belle Arti continua con impegno e dedizione, quel percorso di crescita e confronto coinvolgendo esperti professionisti per arricchire e rendere sempre più solido il bagaglio culturale dei nostri studenti – afferma il direttore Piero Sacchetti -. I saggi di Falcinelli spiegano i meccanismi complessi alla base della cultura visiva, bilanciando profondità e chiarezza espositiva ma anche, raccontano al pubblico come funzionano le immagini. Insieme al noto grafico, grazie anche ai professori dell’Accademia, mostreremo come le pratiche artistiche siano forme di didattica fondamentali della modernità, indispensabili per lo sviluppo del territorio”.